Più di 500 gendarmi in assetto antisommossa sono intervenuti nella prima mattinata di oggi per evacuare il sito in costruzione del futuro aeroporto di Notre-Dame-des-Landes, vicino a Nantes, Francia occidentale, dove centinaia di manifestanti sono accampati da mesi.
Le proteste si sono fatte sempre più dure contro il progetto promosso dal premier socialista Jean-Marc Ayrault nella cittadina di cui era sindaco (tanto che si é cominciato a parlare di ”Ayraultport”). ”L’operazione in corso é finalizzata a evacuare tre siti occupati illegalmente”, ha riferito oggi il portavoce del Ministero francese dell’Interno, Pierre-Henry Brandet. L’intenzione é di liberare il sito dalla baraccopoli messa su dai dimostranti, molti militanti ecologisti, ma anche abitanti espropriati.
Lo scorso 17 novembre quasi 40 mila persone si erano riunite intorno all’area scelta per costruire il nuovo aeroporto e poi avevano sfilato in corteo. Un’altra manifestazione è stata organizzata per domani dai promotori della protesta.
Sul progetto del nuovo aeroporto internazionale (approvato tra le contestazioni nel 2010 e che entro il 2017 dovra’ sostituire quello attuale di Nantes), il governo di centrosinistra si é mostrato irremovibile. Il ministro dell’Interno, Manuel Valls, ha di recente riaffermato la sua ”determinazione” perché la ”legge venga rispettata”. ”Non ci faremo dettare una visione del mondo che non condividiamo”, ha ribadito il premier Ayrault sulle pagine di Paris-Match: ”Notre-Dame-des-Landes é un progetto di interesse generale – ha detto – e non un progetto personale. L’aeroporto si farà”.
Anche passando sui corpi dei cittadini contrari…
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