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Grecia: farmacie e sanità sul piede di guerra

Ancora disagi per i cittadini greci che hanno bisogno di medicine. L’Ordine nazionale dei Farmacisti ha infatti dato il via oggi a una nuova tornata di mobilitazioni con uno sciopero di 48 ore contro una legge che prevede, fra l’altro, la riduzione retroattiva (dal primo gennaio 2012) del costo dei medicinali. Ed ha deciso di sospendere la fornitura dei medicinali a credito agli assistiti dell’Ente nazionale per la Prestazione dei Servizi Sanitari (Eopyy) se prima lo Stato non salderà i debiti contratti con le farmacie.
”I farmacisti – ha detto alla stazione radio Skai Giannis Dagres, membro dell’Ordine dei Farmacisti di Atene – hanno deciso la sospensione della vendita a credito dei medicinali agli assistiti dell’Ente a causa del debito dell’Eopyy nei confronti delle farmacie che raggiunge circa il miliardo di euro, dei quali i 600 milioni sono debiti scaduti”.
Sabato primo dicembre é in programma un’assemblea generale per decidere sulle modalità delle future mobilitazioni. Ma le agitazioni nel settore della sanità non riguardano soltanto i farmacisti. Mercoledì 28 novembre infatti, i medici ospedalieri, su decisione del Consiglio Direttivo della Federazione Medici Ospedalieri (Oenge), hanno indetto uno sciopero di 24 ore mentre hanno dichiarato venerdì 30 novembre ”Giornata nazionale degli ospedali senza specializzandi”. Nello stesso giorno sono in programma manifestazioni di protesta in tutte le maggiori città del Paese.

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