L’Associazione dei diritti umani (Idh) turca ha denunciato oggi una recente ondata di ”aggressioni razziste” a Istanbul contro donne anziane della minoranza armena.
In un rapporto l’Idh ha riferito di 5 aggressioni contro donne armene negli ultimi due mesi nel quartiere di Samatya, nel centro storico della megalopoli del Bosforo, sulla sponda europea. L’ultima risale al 22 gennaio scorso quando una donna armena di 80 anni é stata attaccata da un uomo incappucciato mentre apriva la porta di casa. L’aggressore l’ha percossa e ha tentato di trascinarla all’interno ma l’intervento dei vicini lo ha messo in fuga.
Un mese fa un’altra anziana armena, anche in quel caso di 80 anni, é stata picchiata e poi uccisa. Un’aggressione analoga si era verificata il 28 novembre: una donna armena di 87 anni era stata selvaggiamente picchiata, sempre da un uomo incappucciato. A causa delle percosse ha perso un occhio ed ha riportato numerose fratture.
Secondo Idh ci sono stati anche un tentativo di sequestro il 6 gennaio e un’altra aggressione il 23, sempre ai danni di armene anziane. ”Non ci sono dubbi: si tratta di una campagna razzista” afferma l’Ong. La storia delle relazioni fra la minoranza armena cristiana – oggi appena 80mila persone in tutta la Turchia, concentrate soprattutto a Istanbul – e la maggioranza turca sunnita é segnata dallo sterminio di fra 600mila e più di un milione di armeni fra il 1915 e il 1916, negli ultimi anni dell’impero ottomano e all’inizio della cosiddetto Turchia moderna kemalista.
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