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Libia. Morti e feriti nelle sparatorie a Tripoli

E’ di almeno un morto e una dozzina di feriti, tra i quali anche una donna, il bilancio delle intense sparatorie iniziate ieri sera ed ancora in corso a Tripoli tra gruppi miliziani rivali. Lo riferiscono fonti mediche.  Le sparatorie sono proseguite fin oltre la mezzanotte ed hanno lambito il quartiere dove hanno sede il ministero degli Esteri e la tv di Stato, ma anche un noto albergo della capitale, il Radisson, frequentato da occidentali e che in questi giorni ospita una delegazione diplomatica francese. Una fonte della sicurezza libica ha riferito che un gruppo di miliziani pesantemente armati, è entrato nella capitale e ha attaccato la zona di Suq al-Juma a est di Tripoli. L’attacco – forse una vendetta fra gruppi rivali – sarebbe avvenuto per rivendicare la morte di un loro combattente ucciso in una sparatoria all’inizio della settimana. L’agenzia Reuters riporta che alcuni miliziani a bordo di una Toyota dotata di armi anti-aeree hanno gridato al grido di “Allah Akbar” (“Dio è grande”) mentre procedevano a velocità spedita nelle vicinanze del ministero degli Esteri. Fra lunedì e martedì scorso gruppi di miliziani rivali si erano fronteggiati per ore sempre per le strade della capitale, causando almeno un morto e diversi feriti.

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