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Italia: alle amministrative anche liste nazionalsocialiste

Nelle urne spuntano i nazisti. Candidate anche due donne

di Paolo Fiore – Affari Italiani

Tra destra e sinistra, anzi – molto a destra della destra – spuntano i Nazisti. Nelle prossime elezioni amministrative, tra le liste candidate in otto comuni lombardi e piemontesi c’è anche il Movimento Nazionalsocialista dei lavoratori. Affari ha intervistato i suoi vertici. Il partito, per rimanere fedele alle origini, ha voluto conservare, oltre alla dicitura italiana (Mlns) quella tedesca: Nsab, Nationalsozialistische Arbeiter Bewegung. Il movimento si presenta alle urne da una decina d’anni ed è riuscito a piazzare sei consiglieri tra Nosate, in provincia di Milano, e la piemontese Belgirate. Alle amministrative 2012 ci riprova in otto comuni. Due in Lombardia: Calvignano e Monticelli Pavese, entrambi in provincia di Pavia. Sei sono in Piemonte, tra Verbania e Alessandria: Carrosio, Trarego Viggiona, Civiasco, Casalvolone, Pomaro Monferrato e Alice Bel Colle. Sono tutti centri piccoli o piccolissimi, che in alcuni casi superano di poco i cento abitanti. “E’ una strategia precisa”, dice Pierluigi Pagliughi, fondatore e coordinatore del Movimento, “Perché così le firme necessarie per presentare una lista sono meno”. L’obiettivo reale non è l’elezione a sindaco: “Al più possiamo ambire a un posto da consigliere”. E per ottenerlo il riferimento è sempre lo stesso: “Il programma azionale dei 25 punti”, un libretto bianco, rosso e nero nel quali il Movimento, accompagnando il prologo con una citazione di Hitler, ha fissato i suoi principi. Il concetto di razza è quasi scomparso, sostituito da un programma populista e anticapitailsta. Che si nota nelle proposte di questa campagna elettorale: “Azzeramento dell’aliquota IMU sulla prima casa, riduzione dell’IRPEF comunale, riduzione delle spese cimiteriali fino all’azzeramento sulle modeste sepolture. Nessun aumento fiscale per tutto il mandato, nessuna assunzione di altri dipendenti pubblici, accorpamento delle amministrazioni comunali”. Quanto alla sicurezza pubblica, il Mlns vorrebbe “l’istituzione di una compagnia di polizia locale ausiliaria, la nascita di un sistema di telecamere attive 24 ore, un’ordinanza che vieti l’ingresso nei locali pubblici comunali di malavitosi”.

Dopo dieci anni di attività, rallentata anche da un’inchiesta della procura di Varese chiusa senza condanne perchè in Italia esiste il reato di apologia del fascismo ma non quella di apoligia del nazismo, il partito presenta per la prima volta presenta due candidati sindaco donne: sono Giulia D’Errico a Pomaro Monferrato e Donata D’Avoglio a Monticelli Pavese. “Abbiamo sempre avuto in lista delle donne – ricorda Pagliughi – ma è la prima volta che si presentano come aspiranti sindaci”. In tutti i piccoli comuni, i militanti hanno fatto campagna con gazebi di propaganda: niente svastiche esposte, solo volantinaggio. Anche la Digos conferma che si tratta di “personaggi non pericolosi”. Ma che, con quel nome, fanno ancora discutere. “Nei piccoli comuni siamo spesso accolti bene – dice Pagliughi -. Molti pensano che siano arretrati e invece sono spesso più avanti delle grandi città. Solo in due comuni abbiamo avuto qualche problemino”. I due comuni sono Trarego Viggiona e Carrosio, e “il problemino” sono le proteste delle Associazioni partigiane. Perché i due paesini piemontesi, ancor più di altri, associano al nazismo ricordi tragici. Molti abitanti di Carrosio sono caduti durante la resistenza. E Il 25 febbraio 1945, a Trarego i repubblichini hanno massacrato sette partigiani e due civili.

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