DECRETO SVILUPPO: USB P.I., DÀ IL VIA A LICENZIAMENTI DI MASSA SCIOPERO GENERALE 22 GIUGNO OPPORTUNITÀ PER I LAVORATORI PUBBLICI DI ESPRIMERE TUTTO IL LORO DISSENSO
“Le misure adottate dal Consiglio dei Ministri hanno come vero obiettivo quello dello smantellamento della Pubblica Amministrazione e del welfare nel nostro Paese”, è il commento di Massimo Betti, dell’Esecutivo Nazionale USB Pubblico Impiego. “Dopo averlo promesso ad Obama e alla Merkel, Monti si appresta a privatizzare tutto ciò che ha una funzione pubblica, e a questo scopo taglia centinaia di migliaia di posti di lavoro nella Pubblica Amministrazione”.
Prosegue il dirigente USB: “I cosiddetti tagli lineari ai ministeri, che avranno inizio con l’eliminazione del 10% dei lavoratori pubblici della Presidenza del Consiglio e del Ministero dell’Economia, nonché la soppressione dei Monopoli di Stato e dell’Agenzia del Territorio, determinano in forma automatica migliaia di lavoratori in esubero, che se rapportati, come sembra nelle intenzioni del Governo, a tutta la P.A. raggiungeranno la quota di oltre 300.000”.
“Il Governo – sottolinea Betti – dà così inizio ad un percorso, preannunciato con l’accordo firmato lo scorso 3 maggio da Cgil Cisl Uil e sindacati autonomi, che porterà a licenziamenti di massa. Il 22 di giugno, nell’ambito della giornata nazionale di sciopero intercategoriale indetto da USB e dal sindacalismo di base e conflittuale, i lavoratori pubblici avranno una grande opportunità per esprimere tutto il loro dissenso e far emergere la giusta rabbia che negli uffici, negli ospedali, nelle scuole, nei comuni si respira quotidianamente”, conclude Betti.
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