Il partito di Antonio di Pietro continua a perdere pezzi, a livello parlamentare, mentre nel paese sembra perdere consensi. Poco fa due deputati eletti nell’IdV – Giovanni Paladini e Gaetano Porcino – hanno annunciato la propria defezione, mentre al Senato è un nome pesante – Stefano Pedica – ad andarsene dopo Nello Formisano. Abbandoni tutti giustificati con un forte e non ricomponibile “disaccordo sulla linea politica” del partito.
Dopo le dimissioni il 5 novembre del capogruppo Massimo Donadi ora il gruppo dell’Idv a Montecitorio scende a soli 17 membri, molto al di sotto della quota minima di 20 eletti prevista dal regolamento per mantenere un gruppo alla Camera.
Oggi stesso Donadi ha annunciato la nascita di un nuovo soggetto politico che sarà presentato domani mattina a Montecitorio e dove potrebbero confluire i parlamentari usciti dall’Idv ed altri provenienti dal gruppo misto e da altri partiti. Che partito sarà? Nome e simbolo saranno resi noti domani, ma intanto Donadi ha anticipato che sarà “saldamente ancorato nel centrosinistra”. “Sarà un movimento aperto alla partecipazione delle migliori energie del Paese, fondato sui valori della giustizia, della solidarietà e dei diritti” spiega l’ex capogruppo che aggiunge “punteremo sui giovani e sull’innovazione, sulla competenza e sulla partecipazione per superare il concetto di partito personale che si è affermato nella Seconda Repubblica”.
Da quello che si può capire per ora, i deputati transfughi non hanno gradito la eccessiva autonomia dell’IdV dal centrosinistra e dal PD, e vogliono ora recuperare un rapporto in vista di una alleanza col partito di Bersani alle prossime imminenti elezioni politiche.
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