Il Governo nazionalizzi l’Ilva”
“Ora che il vaso di pandora dei veleni si è definitivamente scoperchiato, rendendo evidente il sistema criminoso di copertura delle malefatte della famiglia Riva è chiaro a tutti che l’attuale proprietà non potrà dare, né intende farlo, seguito alla bonifica, al risanamento degli impianti e di tutta l’area, condizione indispensabile per proseguire l’attività dell’acciaieria di Taranto senza inquinare e uccidere. E’ giusto occupare l’azienda per salvarla dalla dismissione contro l’inaccettabile serrata di padron Riva. A questo punto però il governo deve espropriare la proprietà dello stabilimento senza alcun indennizzo ai Riva che anzi vanno perseguiti e costretti a rendere ai lavoratori e alla città di Taranto le risorse per il piano di risanamento. Senza l’intervento pubblico nella proprietà il destino dell’acciaieria in Italia e l’occupazione di migliaia di lavoratori è fortemente a rischio”.
Sergio Bellavita Rete 28 aprile Fiom
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