Pessima riuscita, idea balzana, impostazione disastrosa. Non c’è nulla da salvare nell’incursione del neosegretario leghista Matteo Salvini in quel di Napoli.
Salvini è stato infatti costretto a rinunciare al comizio in piazza Carlo III, nonostante una scorta “più numerosa di quella presente all’Olimpico” di Roma, sabato scorso. Il segretario della Lega Nord è stato affrontato da un gruppo di napoletani che ha urlato contro di lui “buffone, vattene, lavati con il fuoco”. Salvini è risalito in auto ed è andato via velocissimo.
I presenti lo hanno brevemente apostrofato ribaltando i luoghi comuni costruiti negli ultimi giorni: “Sei tu la carogna” (sottinteso: non Genny). I manifestanti hanno ioltre ricordato a Salvini i numerosi insulti che in questi anni sono stati rivolti contro la città e i suoi abitanti da esponenti della Lega Nord.
“Come hai avuto il coraggio di venire qui? Con che faccia? Vattene e vergognati”.
A Taranto, invece, non è riuscito neppure ad arrivare all’obiettivo. Aveva appuntamento davanti all’Ilva, per una conferenza stampa con giornalisti che ha poi tenuto davanti alla Prefettura. Un folto gruppo di esponenti del Comitato cittadini e lavoratori liberi e pensanti presenti davanti alla fabbrica. Così è stato “sconsigliato” dagli agenti della scorta e portato peso in una “sede più sicura”.
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