Una vera e propria strage. Strade e case allagate per l’ esondazione di fiumi, centinaia di sfollati, black-out elettrici, pesanti disagi alla circolazione stradale e ferroviaria, ritardi nei collegamenti aerei e marittimi. E’ il pesante bilancio dei danni causati dal ciclone Cleopatra in Sardegna. L’ultima terribile notizia è arrivata poche ore fa, quando è stato trovato il corpo del bimbo che da ieri risultava disperso per il crollo di un terrapieno tra Olbia e Telti. Ancora nessuna traccia del suo papà, un uomo di 35 anni, scomparso quando ha ceduto l’asfalto.
La prima vittima si era avuta ieri, una donna di 64 anni, Vannina Figus, trovata morta nella sua casa allagata a Uras (Oristano), uno dei centri più colpiti dal ciclone. A Uras, decine di famiglie sono state evacuate e hanno trascorso la notte nella palestra comunale, così come nella vicina Terralba, dove gli sfollati sono 800. Un’altra donna, un’anziana di 90 anni, è stata trovata morta nella sua casa allagata a Torpè, dove nella notte sono stati ritrovati altri tre corpi.
Un agente di Polizia è morto per il crollo di un ponte a Dorgali, nel Nuorese. Tutte in Gallura le altre dieci vittime. A Olbia sono morte madre e figlia, che si trovavano a bordo di una Smart, travolta dalla furia dell’acqua a Bandinu. Una donna anziana è invece morta nella sua abitazione in via Lazio. Tre morti anche in un incidente stradale causato dal crollo del ponte sulla Provinciale 38 Olbia-Tempio, in località Monte Pino. Sono marito, moglie e suocera, trovati privi di vita all’interno di un furgone finito sotto il ponte.
E’ arrivata in mattinata la terribile notizia del ritrovamento da parte dei Vigili del Fuoco dei corpi della famiglia brasiliana dispersa ad Arzachena: si tratta di 4 persone, tra cui dovrebbero esserci anche due bambini, che si trovavano all’interno di uno scantinato.
La furia dell’acqua ha causato danni ingenti anche alle aziende agricole, con strade rurali spazzate via dai torrenti in piena e centinaia di animali morti. Disagi anche nei trasporti, sia aerei che marittimi. In Gallura, Ogliastra e Barbagia non si contano più gli smottamenti, le esondazioni, le strade bloccate, i crolli e gli allagamenti. Il maltempo, infatti, si è abbattuto anche nelle zone orientali e centrali. A Galtellì è iniziata l’evacuazione del paese a seguito dell’esondazione del Cedrino. In molti paesi i sindaci chiedono alla popolazione di non uscire di casa se non per casi della massima urgenza.
Moltissimi comuni, tra i quali quelli di Villacidro, Nuoro, Siniscola, San Gavino, Macomer e altri centri minori hanno già ordinato la chiusura delle scuole.
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