Venerdì 26 ottobre, a Trieste, nell’ambito del festival internazionale del cinema latinoamericano, in tanti hanno apprezzato i due film-documento curati dalla redazione di Nuestra America, proiettati alla sala Grande e alla sala Birri, “L’alba del Vivir Bien” e “L’amore non si arresta: 14 anni d’ingiustizia”, presentati dal Direttore di Nuestra America, il Prof. Luciano Vasapollo e da Rita Martufi. I due film testimoniano, oltre al gran lavoro politico svolto dall’Associazione e rivista Nuestra America e dai mezzi d’informazione come Radio Città Aperta e il sito di Contropiano, anche l’importanza di utilizzare ogni strumento a disposizione per portare avanti la battaglia per la liberazione dei 5 fratelli cubani nelle carceri statunitensi da 14 anni e per il sostegno agli importanti processi dell’ALBA.
Il successo raccolto al festival di Trieste, alla sua ventisettesima edizione, premia l’impegno politico con cui l’Associazione e Rivista Nuestra America ha fatto in modo che i due film, realizzati a costo zero ma con tutta la passione politica di militanti e giovani compagni, bucassero l’attenzione e coinvolgessero un pubblico sempre più ampio sui processi di emancipazione sul terreno del socialismo possibile e realizzato oggi e sul significato del nuovo orizzonte del superamento del capitalismo nel XXI secolo, come alternativa rivoluzionaria praticabile e praticata contro il sistema di sfruttamento della società del capitale che sta mostrando tutti gli effetti disastrosi della sua crisi.
In questo senso il cinema si è reso un importante strumento di sensibilizzazione: in tanti, giovani e meno giovani, hanno partecipato numerosi alle proiezioni e voluto comprendere meglio il processo dell’ALBA, i percorsi avviati in Venezuela, in Bolivia, in Ecuador e a Cuba, paesi che con grande impegno rivoluzionario sono riusciti a sottrarsi completamente alle regole genocide del capitalismo internazionale e dell’imperialismo, scegliendo una strada autodeterminata e di transizione al socialismo.
“I loro processi rivoluzionari e di trasformazione – ha sottolineato il prof. Vasapollo nel bel dibattito successivo alla proiezione – incorporano una rottura vera con l’economia e la poltica capitalista e con la crisi sistemica in atto, che stiamo analizzando a fondo, e in cui una sinistra smarrita, una sinistra eurocentrica, appare in tutta la sua evidenza priva di un programma di trasformazione: parliamo di processi che partono dalla nazionalizzazione delle banche, dell’energetico e dei settori strategici, parliamo di un’economia a sostenibilità sociale e ambientale che marcia nella transizione al socialismo per il xxi secolo .Il film “L’alba del Vivir Bien” racconta tutto questo”.
Un successo ancora più grande e inaspettato siu è ottenuto con il film “L’amore non si arresta: 14 anni d’ingiustizia”, sul caso dei 5, una drammatica storia di ingiustizia internazionale che ancora in molti, in troppi. non conoscono. Da 14 anni questi compagni sono in carcere, questo è il prezzo così alto che Cuba, insieme al bloqueo, sta pagando per la realizzazione del socialismo rivoluzionario.
“Fra qualche giorno alle Nazioni Unite – ha ricordato Luciano Vasapollo – si discuterà di nuovo della questione del blocco. Da anni stiamo promuovendo iniziative nelle scuole, nelle università, fra le associazioni di solidarietà, addirittura nelle parrocchie, per cercare di coinvolgere più persone possibile sula spaventosa ingiustizia perpetrata dall’impero contro i nostri 5 fratelli , le loro famiglie, il popolo e il governo cubano e tutti noi rivoluzionari nel mondo. Questo film parla con passione politica , sentita , partecipata, coinvolgente,del caso dei 5 e, appunto, delle lotte che abbiamo messo in piedi in questi anni. Alla fine della proiezione in tanti hanno ammesso di non saper nulla di questo caso, proprio perché non passa nelle televisioni e nei giornali e, quando passa, si fa volutamente disinformazione.
Ringraziamo il regista Bruno di Marcello e tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione di questi film, per l’interesse che hanno suscitato, per le tante proposte di proiezioni che abbiamo ricevuto, perché è stato pienamente valorizzato l’impegno di Nuestra America in questo periodo intenso di lavoro sull’America Latina, come l’incontro a Roma con il Presidente Evo Morales prima dell’estate, e tutta l’attività di questi anni contro il blocco di Cuba e per la liberazione dei 5, e la campagna sull’ALBA.
Porteremo questi film nelle scuole e nelle università, perché servono a far prendere coscienza non solo sul caso dei 5 e sull’Alba, ma sul fatto che questo mondo si può cambiare, mettendosi in discussione tutti i giorni e rifiutando l’ arrendevolezza della sinistra europea, perché il capitalismo non è l’ultimo orizzonte dell’umanità, come dimostra anche in Italia la grande mobilitazione in atto per il NO MONTI DAY ”.
Questi argomenti di politica viva e vera del conflitto sociale internazionale,sono stati al centro del dibattito che è seguito alla proiezione, in cui un centinaio tra registi, attori giornalisti, compagni dell’ USB, di “Italia-Cuba” di Trieste, dei movimenti sociali, delle lotte contro la privatizzazione dell’acqua,che hanno volutoapprofoindire tali importanti questioni politiche legate allo scontro in atto fra processi di autoderminazione dei popoli e barbarie della società dell’imperialismo dominante.
Portare a casa , nella loro patria socialista, i nostri 5 fratelli e lavorare su un percorso di superamento del capitalismo, è un’opera giusta e forte, di dignità , di impegno politico per la trasformazione e il superamento dell’ingiusta e ormai agonizzante società del capitale e dell’imperialismo; è questa convinzione e determinazione tutta politica e di classe che continuerà a impegnare Nuestra America insieme ai compagni di Radio Città Aperta e di Contropiano.
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