All’incontro, avvenuto su richiesta degli stessi Amelio e Scola, ha partecipato una delegazione dei lavoratori della Coop. Rear impiegati nei servizi esternalizzati dal Museo Nazionale del Cinema, la cui condizione di sfruttamento è stata evidenziata con forza dal rifiuto del “Gran Premio Torino” da parte dell’artista Ken Loach.
Nel corso dell’incontro, tenutosi nella sede sindacale di viale Marconi, l’Usb ha ribadito le già note richieste in merito al reintegro di tutti i lavoratori licenziati dalla Rear, alla reinternalizzazione da parte del Museo Nazionale del Cinema di tutti i servizi e dei lavoratori in essi impegnati, inclusi quelli relativi al Film Festival, e l’applicazione di un contratto unico, da cui deriverebbe l’abbandono dell’illegittimo contratto UNCI attualmente applicato.
Scola e Amelio hanno entrambi assunto l’impegno a rappresentare queste richieste presso il Sindaco di Torino, Piero Fassino, e presso il presidente della Cooperativa Rear, Mauro Laus (tra l’altro consigliere regionale del Pd).
L’USB ha ricordato che negli anni ha ripetutamente tentato di avviare una relazione sindacale con l’Amministrazione del Museo Nazionale del Cinema, senza tuttavia ottenere alcuna disponibilità wd ha inoltre ribadito non aver esercitato alcuna pressione nei confronti dei Ken Loach affinché questi rifiutasse il premio ed annullasse la proiezione del suo ultimo film; pressione che comunque, a fronte dell’autonomia e della coerenza, artistica e politica, del regista britannico sarebbe stata del tutto inopportuna.
L’USB ha infine sottolineato che proseguirà nell’impegno al fianco dei lavoratori delle cooperative, impiegati negli appalti e subappalti, e che la cultura viene prodotta in primo luogo dalle persone che danno il proprio diretto contributo a questo settore, in cui non si deve prescindere dal rispetto della dignità e diritti di tutti i lavoratori.
Ettore Scola e Gianni Amelio si erano molto risentiti – o sentiti “scoperti” – dalla decisione di Ken Loach di disertare la premiazione del Film Festival di Torino in solidarietà con i lavoratori della cooperativa Rear. Hanno deciso di guardare questa volta dietro le quinte, ma se non ci fosse stato il biasimato gesto di Keno Loach?
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