E’ morto Paolo Pietrangeli, insieme a Pino Masi il cantore di una intera generazione politica impegnata nella rivolta totale dalla fine degli Sessanta. Le sue canzoni – da Contessa a Valle Giulia, da Mio caro padrone domani ti sparo a Karl Marx Strasse (la Lallera) – sono diventati inni, pedagogia e memoria comune di migliaia e migliaia di ragazzi poi diventati adulti consegnando all’oblìo quelle parole e ciò che evocavano.
Paolo Pietrangeli era più sofisticato e meno “militante” di Pino Masi, aveva maggior senso dell’ironia anche quando ha usato nelle sue canzoni parole “forti”. Negli anni aveva dovuto abbassare il tiro. Cantare “Mio caro padrone domani ti sparo” a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta, quando c’era chi lo faceva veramente, era diventato molto ma moooolto problematico.
Moltissimi i brani che Pietrangeli ha realizzato negli anni. Nel 1969 mette in musica le bellissime parole della “Risoluzione dei Comunardi di Parigi”, “Il vestito di Rossini” e una delle canzoni forse più belle ma meno conosciute come “Era sui quarant’anni”. Nel 1974 scrive la canzone “Disimpegno” in cui, in qualche modo, ironizzando su militanti alle prese con “fotomodelle antirevisioniste” e tantissime altre.
Per un lungo periodo ha lavorato come regista a Mediaset ma senza rinnegare il proprio passato. Utile per capire questo passaggio è una scanzonata intervista con Sabelli Fioretti nel 2003. E’ stato anche membro del Comitato Politico Nazionale del Prc. Nel 2018 decise di candidarsi con Potere al Popolo alle elezioni politiche e recentemente alle elezioni comunali di Roma con Roma ti riguarda.
Un vocione potente, senso dell’ironia e un pizzico di spregiudicatezza hanno reso Paolo Pietrangeli un artista compagno di strada di molti militanti della sinistra, anche in anni meno entusiasmanti di quelli tra il ’68 e gli anni Settanta.
Una cosa è certa le canzoni che Paolo Pietrangeli ha scritto sopravviveranno al loro autore. Ormai sono parte della storia e della memoria storica di questo paese e delle sue aspettative di cambiamento. A patto di cantarle tutte.
Ciao Paolo
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Manlio+Padovan
Esiste un CD, un cofanetto, ecc. che raccolga tutte le sue canzoni?
Grazie.
Pasquale
La classe operaia perde un altro pezzo importante della sua storia. Addio Paolo. I lavoratori dell’industria di Aldo.