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Escalation sionista a Gerusalemme e Cisgiordania

Canti bellicosi contro i palestinesi e Maometto, accompagnati da ritornelli inneggianti alla morte degli arabi e a quella dei pacifisti della sinistra israeliana. E’ quanto documenta un video pubblicato oggi dal sito del giornale Yediot Ahronot, che mostra alcuni aspetti della cosidetta  “Marcia (detta ‘Danza delle Bandiere) compiuta ieri da alcune migliaia di giovani ebrei ultrasionisti nei quartieri a maggioranza araba di Gerusalemme per celebrare il 44/mo anniversario della «riunificazione» della città (o «occupazione israeliana» del settore orientale, a seconda dei punti di vista), coincisa con la guerra dei Sei Giorni del 1967.

Il corteo – punteggiato da scontri fra manifestantisionisti e abitanti palestinesi delle zone attraversate, si è svolto in un trionfo di vessilli con la stella di Davide e di fervore sionista. Ma anche di canti e slogan offensivi, come denuncia Yediot Ahronot: sottolineando, fra le immagini del filmato, quelle che mostrano diversi scalmanati mentre gridano «Morte agli arabi», «Arabi macellai», «I vostri villaggi bruceranno» o «Morte alla sinistra». Senza risparmiare neppure il profeta dell’Islam, con un insistito e irridente «Muhammad è morto».

Due deputati del Consiglio legislativo palestinese (inattivo da circa 4 anni) sono stati fermati nelle scorse ore in Cisgiordania dalle forze israeliane, nel corso d’una retata in cui sono finiti in manette anche altre due figure pubbliche di una certa notorietà locale. Lo riferisce oggi l’agenzia Maan, precisando che uno dei due deputati era stato eletto a suo tempo nelle liste di Hamas, l’altro è invece un esponente di Fatah. Il rappresentante di Hamas, Abdul Rahmad Zeidan, sarebbe stato catturato in casa sua a Tulkarem, mentre quello di Fatah, Hussam Khader – sostenitore da anni di quell’accordo di ‘riconciliazionè con Hamas siglato alla fine solo poche settimane fa grazie alla mediazione egiziana – risulta essere stato prelevato «per un interrogatorio» nel campo profughi di Balata. Secondo i suoi familiari, i soldati che hanno condotto l’arresto hanno detto che Zeidan potrà far parte di uno scambio di prigionieri per liberare Shalit. Con Zeidan, che era stato rilasciato dopo quattro anni, il numero di deputati di Hamas attualmente in carcere sale a 13.

A Nablus sarebbero stati invece arrestati Ghassan Thoqan, docente universitario e pubblicista, e Yasser Badersawi, direttore del Right of Return and Refugee Affairs Center. Fonti ufficiali dell’Anp hanno accusato Israele d’aver deciso il raid a scopo «intimidatorio», per «colpire il processo di riconciliazione» avviato dalle fazioni palestinesi. I comandi militari israeliani, da parte loro, hanno finora confermato il fermo di 3 persone, avvenuto ieri in Cisgiordania, senza rendere noti i nomi nè i sospetti a loro carico.

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