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Sudan, rapito un operatore di Emergency

Lo riferisce una nota dell’organizzazione, spiegando che Azzarà, 34 anni, è alla sua seconda missione a Nyala come logista del Centro pediatrico che Emergency ha aperto nel luglio del 2010. L’organizzazione ha immediatamente attivato in Darfur e a Khartoum tutti i contatti a sua disposizione.

L’Unità di Crisi della Farnesina, in stretto contatto con Emergency e la missione Onu in Darfur (Unamid) e in pieno coordinamento con l’ambasciata a Khartoum, ha attivato tutti i canali disponibili presso le Autorità locali per una soluzione della vicenda.

D’accordo con Emergency, con cui si mantiene un collegamento continuo, la Farnesina chiede inoltre il silenzio stampa per facilitare la liberazione del connazionale.

L nota di Emergency:

Un operatore di Emergency rapito in Darfur.

Ieri 14 agosto, alle ore 17.00 locali, un operatore di EMERGENCY e’ stato prelevato a Nyala, capitale del sud Darfur, mentre si trovava in auto diretto verso l’aeroporto della città.
Francesco Azzara’, 34 anni, è alla sua seconda missione a Nyala come logista del Centro pediatrico che EMERGENCY ha aperto in città nel luglio del 2010.
EMERGENCY  ha  immediatamente  attivato in Darfur e a Khartoum tutti i contatti a sua disposizione ed ha altresì informato il Ministero degli Affari Esteri italiano.
Un  team  di EMERGENCY sta seguendo gli sviluppi della situazione ed è in  costante  contatto  con la famiglia, le autorità sudanesi e quelle italiane.

EMERGENCY chiede la liberazione immediata di Francesco Azzarà ed auspica piena collaborazione di tutti coloro che possano aiutare ad arrivare a un esito positivo di questa vicenda.

 

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In Sudan dal 2004 Emergency ha curato 176.203 persone nel Centro «Salam» di cardiochirurgia e nei due Centri pediatrici, secondo i dati diffusi dall’organizzazione al 30 giugno 2011.

Nel paese africano dove l’aspettativa di vita è di 55 anni, la mortalità infantile sotto i cinque anni si attesta intorno al 107 per mille, il 50% della popolazione non ha accesso ai farmaci essenziali ed esistono 16 medici ogni 100 mila abitanti. Il Rapporto 2010 del Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) classifica il paese al 154esimo posto su 169 nella graduatoria dell’Indice di sviluppo umano.

L’intervento di Emergency in Sudan inizia nel 2004, si legge sul sito dell’organizzazione, con un intervento nel Nord Darfur a sostegno degli ospedali di Mellit e al Fashir.Nel 2005 Emergency ha aperto un Centro pediatrico per offrire assistenza gratuita ai bambini del campo profughi di Mayo, nei sobborghi della capitale.

Dall’aprile 2007 a Soba, a 20 chilometri da Khartoum, è operativo un Centro regionale di cardiochirurgia che offre assistenza altamente specializzata e gratuita ai pazienti provenienti dal Sudan e dai paesi confinanti.

Il Centro, chiamato Salam (pace), è collegato a una rete di cliniche situate in diversi paesi della regione dove – oltre all’assistenza pediatrica – viene effettuato lo screening e il follow up dei pazienti cardiopatici da trasferire al Centro Salam.

Il 5 luglio 2010 sono iniziate le attività del Centro pediatrico di Nyala, che offre cure ai bambini fino a 14 anni e svolge attività di educazione igienico-sanitaria rivolte alle famiglie. Il Centro fa anche parte del Programma regionale di pediatria e cardiochirurgia.

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