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Torri gemelle: pilota algerino perseguitato scrive alla Clinton

Un pilota algerino, incolpato ingiustamente di aver partecipato agli attacchi contro alcune città statunitensi l’11 settembre del 2001, e poi riconosciuto innocente dalla giustizia britannica dopo una lunga peripezia, ha scritto una lettera aperta al segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, oggi in visita ad Algeri, per chiedere la revoca del mandato di arresto spiccato da Washington nei suoi confronti.
La lettera è stata pubblicata dal quotidiano algerino LIberté. “Ho scritto un libro per raccontare la mia storia. Il vostro dipartimento alla Giustizia ha enormi volumi di dossier che non servono a niente perché sanno che sono innocente”, ha scritto nella missiva Lotfi Raissi, che vive bloccato nel suo paese. “Ho vinto tutti i processi contro i miei accusatori nel mondo, gli Stati Uniti rimangono sordi alla verità. Impermeabili alla giustizia”, afferma il pilota algerino.
Lotfi Raissi, nato nel 1974 ad Algeri,viveva nei pressi dell’aeroporto londinese di Heathrow  quando avvennero gli attacchi alle Torri Gemelle e al Pentagono dell’11 settembre. Arrestato con la sua compagna, una hostess dell’air France, e con suo fratello, dieci giorni dopo si è ritrovato accusato di aver insegnato a pilotare ai 19 presunti kamikaze che pilotavano gli aerei dirottati. La sua compagna e suo fratello sono stati rilasciati, ma lui è stato tenuto in stato d’arresto per ben quattro mesi e poi riconosciuto innocente dalla magistratura britannica. Ma incredibilmente il suo caso non è stato ancora archiviato negli Stati Uniti.

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