Ore di passione per il collettivo che gestisce la piattaforma web “Nodo 50”, obbligata in pochissimi giorni a migrare i server dalla Germania per garantire il diritto alla libertà d’espressione e la continuità di un’esperienza di controinformazione combattiva e preziosa. Infatti le autorità tedesche hanno deciso di bloccare il provider Hetzner finora utilizzato dal sito web spagnolo “Kaosenlared”. La decisione di obbligare Hetzner a escludere il sito di controinformazione dalla rete deriva da una richiesta, ritenuta illegittima e irricevibile da parte del collettivo redazionale di ‘Kaosenlared’, di cancellare un elenco di articoli, pubblicati soprattutto nel 2009-2010, che denunciavano le politiche criminali e guerrafondaie dello stato di Israele. Contro il contenuto degli articoli in questione sono arrivate negli anni querele, minacce e richieste di rimozione, miranti secondo i redattori, più a chiudere la bocca al sito stesso che a ottenere la cancellazione dei contenuti ritenuti offensivi per Israele. Anche perché moltissimi di quegli articoli sono stati riprodotti e pubblicati da altre decine di siti web di vari paesi.
Il 26 ottobre i responsabili di Hetzner hanno informato i medi attivisti che, in seguito alle querele presentate da una fantomatica e inesistente ‘AFI-CAT’ (Associazione degli Amici di Israele in Catalogna) il provider avrebbe bloccato Kaosenlared se non avesse rimosso i contenuti contestati.
Ma nonostante le minacce da parte del provider Hetzner, Kaosenlared ha rifiutato di rinunciare alla propria libertà e quindi nel corso della mattinata di oggi il sito verrà bloccato.
Negli ultimi giorni decine di attivisti hanno lavorato per spostare tutto su un altro provider, questa volta in Svezia, salvaguardando quindi la continuazione dell’opera di informazione da parte di un sito visitato da migliaia di persone ogni giorno non solo nello Stato Spagnolo ma in tutto il mondo. Kaosenlared infatti è il primo sito di controinformazione dello Stato Spagnolo, con circa 1.800.000 visite al mese (circa 60 mila al giorno), ed i tentativi di cancellarlo dalla rete si sono moltiplicati e fatti più insistenti man mano che la sua influenza cresceva.
Non è la prima volta che contro Kaosenlared si abbatte la mannaia della censura. Nel 2010 era stato il Comune di Barcellona a denunciare il sito colpevole di dar voce ai movimenti sociali e politici che si oppongono alle politiche autoritarie e antipopolari del governo catalano. Ma all’epoca il tentativo di cancellare il sito era andato fortunatamente a vuoto.
Questa volta a entrare in campo è stato direttamente lo Stato di Israele. Infatti con una breve ricerca gli attivisti di Kaosenlared hanno scoperto che il dominio che sta dietro il sito della “Associazione degli Amici di Israele in Catalogna” è stato creato solo 5 giorni prima della richiesta di censura, e che il sito web dell’associazione di fatto non esiste, non essendo altro che una copia del sito del Ministero degli Affari Esteri di Tel Aviv. Le cui pressioni, in mancanza di un qualsiasi ordine da parte di un tribunale, da sole sono bastate a convincere i gestori del provider tedesco a decidere il blocco del sito di controinformazione.
Di seguito la lista degli articoli di cui Hetzner aveva chiesto la rimozione:
http://old.kaosenlared.net/noticia/no-son-judios-son-terroristas
http://old.kaosenlared.net/noticia/israel-sionista-y-asesino
http://old.kaosenlared.net/noticia/israel-una-sociedad-enferma
http://old.kaosenlared.net/noticia/asesinos-ideologia-sionista-estado-israel-version-moderna-nazi-fascism
http://old.kaosenlared.net/noticia/boicot-israel-lista-productos-atencion-codigo-barras
http://old.kaosenlared.net/noticia/boicot-israel-729-llista-no-compra-productes
http://old.kaosenlared.net/noticia/boicot-a-noa-a-sant-cugat
http://old.kaosenlared.net/noticia/boicot-a-israel
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