Un comunicato ufficiale di Pyongyang, ha annunciato che il suo test nucleare di lunedi “ è riuscito perfettamente e in condizioni di massima sicurezza”. Secondo la nota stampa della RPD di Corea, “ il test ha avuto lo scopo di difendere la sicurezza del nostro paese e la sovranità contro il comportamento aggressivo degli Stati Uniti che hanno violato le prerogative legittime della nostra repubblica”. Il test sarebbe avvenuto nella provincia di Hamyung, nel nord est del paese.
La Corea del Nord possiede da tempo centrali nucleari per uso civile, ma ha annunciato da poco tempo il suo ritiro dal trattato di non proliferazione, ha tolto i sigilli della Aiea al suo impianto di ritrattamento, e ha ricominciato a far funzionare un reattore ad uranio naturale e grafite, affermando di aver bisogno di energia elettrica. Il test sotterraneo di lunedi ha confermato il possesso e la operatività anche di alcune testate nucleari.
Di fatto La Corea del Nord è entrata nel club delle potenze nucleari composto già da nove paesi che hanno costruito, hanno testato e sono attualmente in possesso di armi atomiche di qualunque tipo. Dunque non l’unica, ma è solo l’ultima in ordine del tempo. La foto di copertina mostra tutti gli esperimenti e i test nucleari effettuati negli ultimi anni dalle varie potenze del club dell’atomica.
Nel club delle potenze nucleari solo 5 hanno firmato il trattato di non proliferazione nucleare (Tnp) del 1968: Stati Uniti, Russia, Inghilterra, Francia e Cina.
Diversamente India, Pakistan, Corea del Nord e Israele non hanno mai aderito al Tnp. I tre primi hanno effettuato ufficialmente test nucleari. Israele e’ l’unica potenza in Medioriente a possedere la bomba atomica. Vorrebbe rimanere tale impedendo all’Iran di entrare a farvi parte.
Secondo le statistiche ufficiali, il governo americano attualmente e’ in possesso di oltre 8000 testate nucleari, di cui oltre 2700 sono utilizzabili in breve tempo.
La Russia e’ in possesso di 1400 bombe atomiche, anche se non si conosce il numero esatto delle bombe tattiche di Mosca. Come gli Usa, anche la Russia dispone di Icbm, ovvero di missili a lunghissimo raggio, di missili a medio e a corto raggio e di bombardieri e sottomarini strategici.
Francia e Gran Bretagna dispongono rispettivamente di 300 e 200 testate nucleari, portate da sottomarini strategici (con missili con gittata fino a 7000 Km) o da bombardieri strategici. Sia il sottomarino britannico Vanguard che il Triomphant francese sono equipaggiati con 16 missili nucleari, ognuno dei quali ha una resa esplosiva di 3.8 megatoni: otto volte la bomba che nel ‘45 ha cancellato la città di Hiroshima e 100.000 dei suoi abitanti.
La Cina dispone di circa 400 testate nucleari, alcune Icbm (i Df5) di lunghissimo raggio e di missili a lungo raggio. Dispone anche di sottomarini strategici e di bombardieri di teatro.
India e Pakistan sono potenze nucleari relativamente recenti, e dispongono di un arsenale (50 e 20 testate circa) su missili a medio-corto raggio (Agni e Ghauri), tali da poter essere usati in caso di conflitto Indo-Pakistano. Recentemente l’India ha sperimentato un missile Agni a lungo raggio.
Israele, pur negandolo pubblicamente, dispone di qualche centinaio di testate (200 – 300), montate su missili (Jericho 1 e 2), con gittate fino a 4000 Km e di alcuni missili che possono essere lanciati da sottomarini (Popeye Turbo, con gittata di circa 200 Km), anche se sembra che disponga di versioni capaci di gittate fino a 1500 Km. Il programma nucleare di Israele e’ completamente avvolto nel mistero dato che non ha mai firmato nessun trattato sulla proliferazione nucleare, non e’ membro dell’agenzia dell’Onu per l’atomica e non ha mai permesso agli ispettori internazionali di visitare i suoi siti nucleari e per questo non subisce alcuna pressione da parte della comunita’ internazionale.
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