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Ecuador. Lenin Moreno (Alianza Pais) vince ma si va al secondo turno

In base all’83,2% dei voti scrutinati Lenin Moreno, il candidato di Alianza Pais la coalizione di sinistra al governo del paese,  è risultato il primo dei candidati presidenziali con il 39% del sostegno e un vantaggio di 10% sulla secondo sfidante, il conservatore Guillermo Lasso che ha ricevuto il 28,2%, I voti raccolti da Moreno, per un soffio hanno mancato l’obiettivo del 40% e quindi si andrà al ballottaggio con un secondo turno. Moreno ha sostituito come candidato progressista il presidente uscente Rafael Correa.

Il controllo dei voti è stato molto più lento del previsto, soprattutto per quanto riguarda il voto dall’estero. Un fattore che ha visto la destra strumentalizzare la situazione con accuse di brogli rilanciate nei social network. Una versione smentita dal fatto che Lenin Moreno per pochissimo non ha ottenuto quel 40% che gli avrebbe evitato il secondo turno. Decine di sostenitore della destra si sono riunite per protestare davanti alla sede di Quito e Guayaquil del comitato elettorale nazionale. E l’ufficio è stato evacuato per ragioni di sicurezza.

Il candidato del governo, non ha avuto, per la prima volta dal 2006, la vittoria assicurata. Il leader dell'opposizione, Lasso, si era detto sicuro che gli elettori sarebbero dovuti tornare alle urne. "L’altra candidata del l'opposizione Cynthia Viteri Sociale Cristiana risultata terza alle elezioni, ha annunciato che sosterrà Lasso nel secondo turno.

Le elezioni in Ecuador si sono svolte senza osservatori internazionali. "Un senatore spagnolo che è nel nostro Paese, in un modo molto scortese ha detto che si tratta di un errore di non aver accettato una missione di osservatori dell'Unione europea. Mi chiedo quante volte l'Unione Europea ha accettato nelle sue scelte alla presenza di osservatori latino-americani ", ha detto il presidente uscente Correa replicando così alle dichiarazioni della destra e dei loro terminali europei. In realtà lo scrutinio dei voti è stato seguito da due funzionari della Unasur.

Il candidato della destra, Guillermo Lasso, tra l’altro ha dichiarato a El Pais, che, se riesce a vincere le elezioni nel secondo turno, uno dei suoi primi passi sarà quello di chiedere che Julien Assange lasci l'ambasciata dell’Ecuador a Londra (in cui è rinchiuso dal 2012), in un periodo massimo di 30 giorni.

 

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