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Le orecchie degli Usa a Cuba hanno avuto dei problemi

Pensavamo di averle sentite tutte ma questa notizia trascina con sé parecchi interrogativi. La Casa Bianca infatti ha richiamato negli Usa alcuni diplomatici e dipendenti in servizio all’ambasciata statunitense a Cuba perché “sarebbero stati vittime di un “attacco acustico” condotto attraverso alcune apparecchiature elettroniche che avrebbero provocato seri problemi di salute alle vittime costrette a rientrare negli Stati Uniti per curarsi”.

A riferirlo sono fonti dell’amministrazione Usa, motivando così i ‘misteriosi incidenti’ che nel maggio scorso hanno portato all’espulsione di due diplomatici cubani a Washington.
Donald Trump ha più volte espresso di l’intenzione di rivedere completamente le relazioni nei confronti di Cuba volute da Barack Obama e tornare alla tradizionale politica aggressiva verso l’isola.

In un comunicato il Ministero degli Esteri di Cuba ricorda che il 23 maggio, il Dipartimento di Stato informò l’Ambasciata di Cuba a Washington della decisione di espellere due diplomatici cubani dal territorio degli Stati Uniti. Su questa decisione ci fu una protesta del Ministero degli esteri Cubano ritenendola ingiustificata ed infondata.

Il Ministero delle Relazioni Estere riafferma che Cuba compie con ogni rigore e serietà i suoi obblighi derivati dalla Convenzione di Vienna su Relazioni Diplomatiche del 1961, in quanto riferito alla protezione dell’integrità degli agenti diplomatici e dei locali della missione.

L’impeccabile esecuzione di tali obblighi da parte dell’Avana in questo ambito è internazionalmente riconosciuta, e Cuba viene considerata universalmente come un destino sicuro per visitatori e diplomatici stranieri, compresi gli statunitensi.

Sulla base delle denunce degli Stati Uniti, le autorità cubane crearono un comitato inter-istituzionale di esperti per l’analisi dei fatti; ampliarono e rinforzarono le misure di protezione e sicurezza alla sede, il suo personale e le residenze diplomatiche; ed abilitarono nuovi canali di comunicazione diretta tra l’Ambasciata ed il Dipartimento di Sicurezza Diplomatica.

Il Ministero enfatizza categoricamente che Cuba non ha mai permesso né permetterà che il territorio cubano sia utilizzato per qualsiasi azione contro funzionari diplomatici accreditati né i loro parenti, senza eccezione. Inoltre, reitera la disposizione a cooperare per ottenere lo delucidazione di questa situazione.

Certo è che nella lunga storia di contenziosi politici e diplomatici tra Stati Uniti e Cuba, questa è la prima volta che un paese viene accusato di “attacco acustico”. Resta da sottolineare come eventuali attività di spionaggio o di ascolto illegale da parte di agenti dei servizi segreti coperti da passaporto diplomatico possano e debbano essere oggetto di contromisure. Se si mettono le orecchie dove non si deve…. può accadere che qualcuno te le sturi.

 

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1 Commento


  • Vincitore Locarno

    Tanto chi ci starebbe a ragionare sopra a queste cose ? Ah sì, Repubblica per dar ragione agli statunitensi.

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