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Libia senza pace. Scontri tra le milizie intorno alla zona petrolifera di Ras Lanuf

Le forze dell’Esercito Nazionale Libico del generale Khalifa Haftar hanno annunciato di aver lanciato raid aerei contro i gruppi armati che nella giornata di domenica hanno attaccato i siti petroliferi nell’Est del Paese. Haftar non riconosce il governo di Tripoli ritenuto però l’interlocutore delle potenze europee in Libia.

Un portavoce ha detto che gli attacchi aerei sono stati mirati contro i rinforzi pronti a unirsi ai “gruppi terroristici”. Nel frattempo, il comando delle forze di Haftar ha pubblicato sulla propria pagina Facebook una foto del generale (dato per morente ad aprile ed invece vivo e vegeto) intento a studiare una mappa al fianco del comandante della regione della cosiddetta Mezzaluna petrolifera, precisando che “esaminano gli ultimi sviluppi nella regione per respingere i gruppi che hanno cercato di infiltrarsi nella Mezzaluna petrolifero”.

Le forze di Haftar hanno riferito di combattimenti ancora in atto nei pressi di Ras Lanuf e Sidra. L’attacco di domenica  sarebbe stato lanciato dalle Brigate della difesa di Bengasi, sconfitte negli ultimi anni dalle milizia del gen. Haftar.

I media libici la raccontano invece come un attacco lanciato dagli uomini dalla cosiddetta Guardia degli impianti petroliferi di Ibrahim Jodran. In un video, lo stesso Jodran ha dichiarato di aver lanciato un’operazione militare, a cui prendono parte anche “i figli della tribù Al-Magharba, della tribù Tebu, oltre ad altri della mezzaluna petrolifera”, per strappare la regione agli uomini dell’Operazione Dignità di Haftar, definita a sua volta “un’entita terroristica”. Haftar ha assunto il controllo della regione nel 2016, strappandolo proprio a Jodran.

Fonti locali hanno riferito di un deposito di greggio andato in fiamme a Ras Lanuf a causa degli scontri.

 

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