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Ecuador. L’evasione fiscale e patrimonio offshore del candidato liberista Lasso

Guillermo Lasso, ex banchiere e uomo forte della destra liberista in Ecuador, è il candidato presidente al ballottaggio delle elezioni che si terranno domenica 11 aprile. Il candidato correista della Unión por la Esperanza (UNES), Andrés Arauz, è dato per favorito da quasi tutti gli istituti di sondaggi e la crescita del suo consenso elettorale è andata rafforzandosi ulteriormente nelle scorse settimane.

Questo nonostante Guillermo Lasso “abbia speso molto denaro nella sua campagna elettorale, che non si limita agli ultimi mesi; al contrario, sono dieci anni di ‘oliatura’ di una macchina di proselitismo in cui inietta risorse ad agenzie pubblicitarie, consulenti politici, sondaggisti, media e giornalisti”, come sottolinea il giornalista ecuadoriano Orlando Pérez. Il quale, in una recente nota pubblicata sul blog di TeleSur ha evidenziato come il 2020 – segnato profondamente dalla pandemia e dalla recessione globale – sia stato un anno di prosperità per il candidato dell’alleanza CREO-PSC.

Infatti, secondo il Servico de Rentas Internas dell’Ecuador, Lasso ha guadagnato 6,4 milioni di dollari (16 mila volte il salario di base in Ecuador) attraverso la Banca di Guayaquil, di cui è stato a lungo amministratore delegato e oggi uno dei maggiori azionisti.

Ma questa somma sembra nulla se confrontata allo straordinario patrimonio finanziario che continua ad accrescersi ogni volta che Lasso si presenta ad un’elezione (nel 2017 era candidato contro l’attuale presidente Lenin Moreno, ora suo alleato).

Una parte della sua fortuna deriva dall’evasione fiscale: dichiarando un patrimonio netto di 24,56 milioni di dollari, Lasso è riuscito a pagare meno come contributo per la ricostruzione del terremoto del 2016, ovvero un’imposta una tantum dello 0,90% su tutte le persone fisiche con un patrimonio individuale uguale o superiore ad un milione di dollari. Ma, in realtà, il Servicio de Rentas Internas (SRI) ha poi verificato che il vero patrimonio, diretto ed indiretto, di Lasso ammontava a 174,92 milioni di dollari!

Secondo il controllo fiscale, Lasso non ha incluso il 35,43% delle sue azioni nel Banco de Guayaquil (circa 392 mila dollari), il 44,92% del CORP. MULTIBG (poco più di 1 milione di dollari), il 100% di Banisi Holding S.A. (30 milioni di dollari) e il 53,60% del GYD Project Administration Trust (circa 932 mila dollari).

Il ricorso di Lasso contro l’ingiunzione che ordinava il pagamento della differenza sul contributo di solidarietà (circa 1,12 milioni di dollari, esclusi gli interessi) è stato accettato dalla nuova direttrice del SRI, Marisol Andrade, nominata direttamente dal presidente Moreno.

Per completare il quadro, riportiamo di seguito l’inchiesta di Jake Johnston, ricercatore Senior presso il Center for Economic and Policy Research (CEPR) di Washington, sulle proprietà immobiliari e finanziarie in Florida che fanno riferimento a stretti amici e collaboratori di Lasso.

Tramite una fitta rete di società di comodo, spesso tutelate dal “segreto aziendale” affermato dalla legislazione in materia negli USA e di cui è impossibile conoscere il “proprietario effettivo”, alcuni fedelissimi di Guillermo Lasso hanno messo in piedi un giro di affari milionario.

La legge elettorale in Ecuador, aggiornata a seguito della votazione referendaria sui paradisi fiscali nel 2017, impedisce a chiunque detenga beni in un paradiso fiscale di presentarsi come candidato a una carica pubblica.

Ma in Ecuador, paese segnato dal caso di “lawfare” contro l’ex Presidente Rafael Correa, la giustizia si è più volte piegata agli interessi politici ed economici delle oligarchie finanziarie e della borghesia nazionale compradora, a danno delle forze progressiste che si battono per ridare dignità e speranza alle classi popolari impoverite e sfruttate.

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Nel marzo 2017, prima del secondo turno delle elezioni presidenziali dell’Ecuador, il CEPR aveva riferito che società di comodo con sede in Florida, legate all’allora candidato Guillermo Lasso, possedevano 144 proprietà nelle contee di Broward e Miami-Dade, per un valore di oltre 30 milioni di dollari.

In quelle elezioni, gli elettori hanno approvato un referendum che vieta ai politici e ai funzionari pubblici di detenere beni nei paradisi fiscali e dà loro un anno di tempo per cedere o trasferire le loro partecipazioni. Anche se la Florida non è inclusa nella lista dei paradisi fiscali, è considerata una “giurisdizione a bassa tassazione”, che le autorità tratteranno caso per caso.

Quattro anni dopo, l’Ecuador è di nuovo diretto verso il secondo turno del voto presidenziale, con Lasso sulla scheda elettorale. Mentre ulteriori strati di anonimato sono stati introdotti per nascondere ulteriormente la proprietà, una revisione dei registri aziendali e immobiliari in Florida mostra che le partecipazioni delle società di comodo collegate a Lasso sono aumentate dal 2017, sollevando domande sulla legalità della candidatura di Lasso.

Ironicamente, Lasso è in competizione nel ballottaggio dell’11 aprile contro Andrés Arauz, uno degli architetti originali delle riforme dei paradisi fiscali dell’Ecuador.

Dal rapporto del CEPR del 2017: “Nel 2009, secondo la Florida Division of Corporations, Guillermo E. Lasso – il figlio del candidato – ha registrato una società a responsabilità limitata (Limited Liability Company, LLC) in Florida chiamata Nora Investment US. Da giugno 2009 a dicembre 2010, la holding ha acquistato 59 proprietà, che possiede ancora oggi, nella contea di Broward in Florida, secondo i registri disponibili al pubblico. Gli acquisti, per lo più condomini, hanno totalizzato 5,7 milioni di dollari”.

E ancora: “Ma questo era solo l’inizio. Nel 2011, due nuovi direttori sono stati aggiunti alla Nora Investment US: Miguel Macias e Euvenia Touriz. Entrambi erano precedentemente funzionari del Banco Guayaquil ed entrambi sono attualmente elencati come direttori della banca Banisi a Panama che è di proprietà di Lasso. Dal 2011 al 2013, Lasso (il figlio del candidato), Macias, e Touriz hanno registrato 10 LLC in Florida in cui sono tutti elencati come amministratori. Le ulteriori LLC sono state utilizzate anche per acquistare proprietà in Florida”.

Inoltre: “Nell’agosto 2014, in seguito all’implementazione da parte dell’Ecuador di nuovi regolamenti riguardanti i beni offshore, il nome del figlio di Lasso è stato sistematicamente rimosso come direttore da tutte le 10 società, come mostrano i documenti pubblici. Ma Macias e Touriz hanno continuato ad aprire altre holding. È importante notare che mentre le LLC elencano gli amministratori, il cosiddetto beneficiario effettivo – o vero proprietario – è nascosto”.

Nel giugno 2017, Macias e Touriz – soci di Lasso di precedenti società di comodo e banche – sono stati elencati come funzionari di una società di comodo appena creata, la “Deblen USA 1 LLC”. Due mesi dopo, la società ha acquistato una casa di lusso a Miami per 1,475 milioni di dollari. Non c’è traccia di un mutuo, suggerendo che l’acquisto è stato probabilmente fatto in contanti.

A partire dal 2018, tuttavia, sia Macias che Touriz sembrano essere sistematicamente rimossi come ufficiali dalla maggior parte dei registri aziendali delle società di comodo.

Nel 2020, la maggior parte delle società di comodo precedentemente identificate ha subito una miriade di cambiamenti: disattivazioni, riattivazioni, dimissioni di funzionari, cambiamenti di nome, fusioni e scioglimenti. Molte delle società hanno cambiato nome entro una settimana dal loro scioglimento. Tutte le società di proprietà associate a Lasso, tranne quattro, sono state fuse in nuove entità. In totale, abbiamo identificato 23 società attive registrate in Florida, tra cui la “Deblen USA 1 LLC”, menzionata sopra, associata ai soci d’affari di Lasso.

Per esempio, nel 2016, la “Bill Investment Cinco US, LLC” con Macias e Touriz elencati come ufficiali, ha acquistato una casa a Fort Lauderdale, in Florida, per 2,2 milioni di dollari. Il proprietario di quella casa è ora elencato come “Local Equity Three LLC”. I registri aziendali mostrano che Macias ha firmato i documenti che autorizzano la fusione di una serie di vecchie società di comodo nella “Local Equity Three LLC” e una manciata di altre società.

Ma invece di Macias, il direttore della società è elencato come “Direct Management LLC”. Su alcune delle altre società, il manager è elencato come “Freedom Management LLC”. Invece di individui, gli unici funzionari di queste nuove società create sono ulteriori società di comodo. Ognuna delle società fuse ora elenca una di queste due società come manager.

Sia la “Direct Management LLC” che la “Freedom Management LLC” sono registrate nel Delaware, un’altra giurisdizione tristemente nota per il suo segreto aziendale. È interessante notare che i registri aziendali del Delaware rivelano che entrambe queste società sono state create nella stessa data: 18 dicembre 2017. Il rimescolamento aziendale della Florida è iniziato poco dopo.

Mentre i soci di Lasso non appaiono più nei registri aziendali, non c’è dubbio che il proprietario effettivo delle proprietà rimane invariato. Delle 144 proprietà possedute dalle società nel 2017, 10 sono state vendute e 16 elencano ancora la società di comodo originale come proprietario. Per le proprietà rimanenti, mentre il nome del proprietario è cambiato, il proprietario effettivo non è cambiato. Qui, è importante chiarire che, come è nella natura delle società di comodo, il vero “proprietario effettivo” del bene rimane completamente segreto.

Due delle società di comodo legate a Lasso hanno fatto nuovi acquisti immobiliari nel 2020: “Brickell One LLC” e “Brickell Two LLC”. I registri immobiliari della Florida mostrano che la prima, “Brickell One”, è essa stessa il risultato di una fusione di quattro diverse società di comodo: “Nora Investment Cinco”, “Nora Investment Seis”, “Nora Investment Siete” e “Nora Investment Nueve”. Il primo acquisto è stato di un condominio di 665.000 dollari nell’aprile 2020. Il secondo ha avuto luogo nell’ottobre 2020.

La società di comodo “Brickell One LLC” ha pagato 1,25 milioni di dollari lo scorso autunno per un appartamento a Coral Gables. Il perito immobiliare di Miami-Dade ha valutato la casa per un valore di soli 734.894 dollari nel 2020.

È interessante notare che il venditore di quella casa era Miguel Macias, che aveva acquistato la casa nel gennaio 2016 per 900.000 dollari. Questo solleva ulteriori domande. Per esempio, perché una società di comodo che Macias aveva precedentemente gestito avrebbe poi acquistato una casa da lui per un prezzo ben al di sopra del valore apparente di mercato?

L’affare immobiliare più significativo, tuttavia, ha coinvolto l’acquisto della “Deblen USA 1 LLC” del 2017 della casa di lusso a Miami. Nell’agosto 2020, solo tre anni dopo l’acquisto, la casa è stata venduta per 5 milioni di dollari. Curiosamente, la società di comodo ha fornito all’acquirente un mutuo di 2,25 milioni di dollari. La Deblen non è l’unica società che si è trasferita nel business dei mutui.

La “Global Equity Seven LLC”, secondo i registri della Florida, è attualmente il prestatore di sette mutui per un totale di 1,2 milioni di dollari. Sembra che le società di comodo siano passate dall’essere semplicemente proprietari di beni immobili a servire come prestatori diretti nello Stato della Florida.

Complessivamente, come si può vedere nella Tabella 1 qui sopra, abbiamo identificato 136 proprietà possedute da società di comodo associate a Lasso. È certamente possibile che ce ne siano altre che rimangono nascoste. Insieme, quelle identificate hanno un valore di mercato attuale di 33 milioni di dollari, secondo i registri di proprietà di Miami-Dade e Broward County. Inoltre, le società di comodo attualmente attive detengono i 3,45 milioni di dollari di ipoteche.

Anche se il nome di Guillermo Lasso non appare direttamente su nessuno dei registri societari o immobiliari del sud della Florida, il coinvolgimento di membri della famiglia e di stretti soci d’affari, così come i recenti movimenti verso un anonimato ancora maggiore, solleva certamente domande sul coinvolgimento del candidato. Le connessioni della Florida sono lontane dalle uniche domande, comunque.

Lo scorso autunno, la coalizione Unión por la Esperanza (UNES) di Arauz ha questionato la legalità della candidatura di Lasso sulla base della legislazione implementata dopo il referendum sui paradisi fiscali nel 2017. La legge elettorale aggiornata impedisce a chiunque detenga beni in un paradiso fiscale di presentarsi come candidato a una carica pubblica. La denuncia ha citato un’inchiesta del 2017 del quotidiano argentino Pagina/12 che ha documentato i legami di Lasso con decine di società di comodo e una banca panamense.

Nel 2017, Lasso ha ammesso di essere proprietario della banca Banisi S.A. Tuttavia, il Consiglio Nazionale Elettorale (CNE) ha respinto la denuncia. La banca continua ad operare oggi con entrambi Macias e Touriz elencati come direttori, così come due dei figli di Lasso. La Banisi ha un capitale di 60,4 milioni di dollari, secondo la sovrintendenza panamense delle banche.

Una cosa non è cambiata dal 2017: i media – sia internazionali che ecuadoriani – ignorano completamente le partecipazioni finanziarie offshore di Lasso. Nell’aprile 2017, la sovrintendenza statale dell’informazione e della comunicazione dell’Ecuador ha multato sette media di 3.750 dollari ciascuno per non aver riportato l’indagine di Pagina/12.

Negli anni successivi, anche l’attuale Presidente dell’Ecuador, Lenín Moreno, è stato coinvolto nell’uso dei paradisi fiscali nel cosiddetto scandalo “INA Papers”. Moreno ha negato ogni atto illecito. Sebbene Moreno abbia corso contro Lasso nel 2017, sembra favorire il banchiere rispetto ad Arauz nel 2021.

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