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Gli Usa arruolano Giappone e Francia nelle manovre militari contro Cina e Russia

In una intervista al quotidiano giapponese “Nikkei” Andrew Winternitz, direttore delle politiche per l’Europa e la Nato presso il dipartimento della Difesa Usa, ha fatto sapere che gli USA intendono coinvolgere anche i partner europei e dell’Indo-Pacifico in una serie di manovre militari “per rispondere in maniera più coordinata ed efficace alle minacce poste da Cina e Russia”.  La notizia è stata ripresa in Italia dall’agenzia Nova.

La sicurezza informatica, lo spazio e la non proliferazione sono aree nelle quali “la Nato affronta sfide alla sicurezza comuni” a Giappone, Australia e Corea del Sud, ha spiegato il funzionario del Pentagono.

Winternitz fa riferimento al comunicato diffuso dalla Nato a margine del summit del mese scorso, nel quale si riconosce che le “ambizioni espresse dalla Cina e il suo atteggiamento assertivo presentano sfide sistemiche all’ordine internazionale basato sulle regole e ad aree rilevanti per la sicurezza dell’alleanza”.

Anche se non direi che la Nato considera (la Cina) una minaccia militare diretta, molte delle sue azioni nel contesto del sistema internazionale e le modalità di partecipazione all’ordine internazionale costituiscono una minaccia ai nostri valori”, ha dichiarato Winternitz.

Nell’intervista il funzionario Usa ha sottolineato in particolare un progressivo mutamento nell’atteggiamento dei membri europei della Nato che prima tentavano di consolidare una relazione di amicizia con la Cina per coglierne le opportunità economiche.

Penso che i Paesi europei siano sempre più consapevoli delle politiche prevaricatorie della Cina nei confronti dei Paesi più piccoli e meno sviluppati“.

Alla luce di queste considerazioni, “la Nato vuol fare di più con i nostri partner nell’Indo-Pacifico”, sostiene il funzionario del Pentagono, che ha menzionato come modello una esercitazione navale congiunta effettuata da Stati Uniti, Giappone e Francia al largo del Kyushu, nell’arcipelago giapponese.

Si è trattato di qualcosa di inedito, che ha però evidenziato la capacità di condurre quel tipo di cooperazione”.

Nel frattempo, Pechino e Mosca hanno intensificato la cooperazione militare ed economica con l’obiettivo di contrastare gli Stati Uniti, in quelle che Winternitz ha definito “partnership di convenienza”, ma che gli Usa temono fortemente.

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1 Commento


  • Andrea+Bo

    Suona umoristico, da uno yankee, il riferimento alle “politiche prevaricatorie della Cina nei confronti dei Paesi più piccoli e meno sviluppati“.

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