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Gaza. Scambio di prigionieri e breve cessate il fuoco. Il mondo scopre che ci sono “bambini palestinesi” detenuti nelle carceri israeliane.

Un accordo di cessate il fuoco tra i gruppi di resistenza palestinesi e Israele è stato raggiunto grazie agli sforzi dell’Egitto e del Qatar.

I dettagli dell’accordo sono molto più vicini alle condizioni di Hamas, che a quelle di Israele, cioè una tregua prolungata e di un significativo aiuto umanitario.

Le prossime ore sono cruciali per il successo del cessate il fuoco. Le notizie parlano di intensi bombardamenti israeliani su vari obiettivi residenziali nel centro di Gaza. Molti corpi vengono estratti dalle macerie delle case distrutte.

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Il Ministero della Giustizia israeliano ha pubblicato i dettagli sui prigionieri palestinesi che saranno rilasciati nell’ambito dell’accordo di scambio di prigionieri tra Hamas e Israele.

Il gabinetto di guerra di Israele ha infatti accettato un accordo per un cessate il fuoco temporaneo nella Striscia di Gaza, che prevede anche uno scambio di ostaggi. Lo riferisce il quotidiano israeliano “Haaretz”, citando fonti di governo. L’accordo prevede un cessate il fuoco di quattro giorni, e Hamas libererà 30 bambini, otto madri e altre 12 donne tra gli ostaggi catturati dopo l’attacco sferrato il 7 ottobre scorso contro Israele. In cambio dovrebbero essere rilasciate alcune decine di donne e bambini detenuti nelle carceri israeliane.

Il mondo sta scoprendo così che ci sono bambini palestinesi prigionieri in Israele.

Si stima che ogni anno tra i 500 e i 1.000 minori palestinesi vengano reclusi nel sistema di detenzione militare israeliano. La nuova ricerca di Save the Children Injustice rivela che quattro ragazzi su cinque sono stati picchiati e quasi la metà di loro è ferita al momento dell’arresto; tra le ferite ci sono quelle da arma da fuoco e fratture ossee.

La Jihad Islamica ha fatto sapere che i prigionieri israeliani non civili non otterranno la libertà fino a quando tutti i prigionieri palestinesi non saranno liberati dalle carceri israeliane. In un comunicato le Brigate Al Quds (braccio militare della Jihad Islamica) hanno annunciato “la morte della colona Hanna Katsir, che avevamo precedentemente espresso la nostra disponibilità a rilasciare per motivi umanitari.

Tuttavia, la procrastinazione del nemico ha portato alla perdita della sua vita. Alla luce di questo annuncio, riaffermiamo la nostra esclusione di responsabilità per i nostri prigionieri di guerra in mezzo ai barbari e selvaggi bombardamenti su ogni centimetro della Striscia di Gaza”.

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Duri combattimenti tra le macerie di Gaza.

Nonostante le notizie secondo cui un cessate il fuoco temporaneo tra la Resistenza palestinese e le forze d’invasione israeliane a Gaza è imminente, i combattimenti sono continuati in tutta la parte settentrionale di Gaza e lungo il confine tra Libano e Israele. L’esercito israeliano ha annunciato l’uccisione di un comandante di unità della sua Brigata Golani durante i combattimenti in corso con la resistenza palestinese nel nord della Striscia di Gaza.

Le Brigate Al Quds hanno comunicato che i propri combattenti, in collaborazione con le Brigate Al-Qassam, hanno distrutto con successo un veicolo sionista Nimr nella parte occidentale del quartiere di Al-Zaytoun durante gli scontri di ieri sera. “I nostri combattenti hanno ingaggiato intensi scontri con una forza di fanteria sionista nel pomeriggio di martedì, infliggendo perdite con un morto e un altro ferito nell’asse di Beit Hanoun”.

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Cisgiordania. Uccisi sei palestinesi a Tulkarem, arresti a Dheisheh

Il bilancio delle vittime dell’invasione israeliana del campo profughi di Tulkarem, in Cisgiordania, è salito a sei. I palestinesi sono stati uccisi e molti altri feriti quando un drone dell’esercito di occupazione israeliano ha bombardato una casa nel campo di Tulkarem, nella Cisgiordania occupata.

Oggi all’alba, le forze di occupazione hanno preso d’assalto il campo di Dheisheh vicino a Betlemme in Cisgiordania e hanno arrestato un certo numero di palestinesi.

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