Rimane caldo anche il fronte sud della guerra in corso in Medio Oriente. Il movimento yemenita Ansarallah (impropriamente conosciuto come “gli Houthi”, ndr) ha rivendicato la responsabilità di due attacchi a navi commerciali nel Mar Rosso e nell’Oceano Indiano. Secondo quanto dichiarato ieri sera in un discorso televisivo dal portavoce militare di Ansarallah, Yahya Saree, la petroliera Olympic Spirit è stata “presa di mira da 11 missili balistici e due droni ed è stata colpita direttamente e in modo grave”. Saree ha aggiunto che la nave battente bandiera della Liberia era una “petroliera statunitense”.
L’attacco confermato è avvenuto contro la petroliera Olympic Spirit (24.000 dwt) tra il 9 e il 10 ottobre. La nave era diretta a sud nel Mar Rosso e segnalava di essere diretta in Oman quando è stata attaccata. Si trovava a circa 70 miglia a sud-ovest di Hodeidah quando è stata colpita da un primo proiettile.
Il capitano ha segnalato un secondo attacco dopo circa 40 minuti con altri due proiettili che, a loro dire, si sono avvicinati alla nave. È stato seguito da una terza esplosione più tardi, sempre vicino alla nave. Alcuni rapporti indicano che la nave è stata colpita fino a quattro volte.
In precedenza, l’Agenzia britannica per le operazioni commerciali marittime (Ukmto) ha dichiarato che un’altra nave è stata colpita da un “proiettile sconosciuto” e ha subito danni, ma non sono stati segnalati incendi o vittime. La nave, che viaggiava da Gedda in Arabia Saudita a Mascate in Oman, ha poi segnalato altre due esplosioni nelle vicinanze, ha riferito l’Ukmto, aggiungendo che “l’equipaggio è stato dichiarato in salvo”.
Nel suo discorso televisivo, il portavoce militare di Ansarallah ha aggiunto che i propri combattenti hanno preso di mira anche la nave “St. John” nell’Oceano Indiano perché il proprietario aveva violato il “divieto di accesso ai porti della Palestina occupata”.
In precedenza gli Houthi avevano preso di mira la petroliera Cordelia Moon colpendola con una barca bomba e perforando una delle cisterne di zavorra. La nave è comunque riuscita a procedere verso Suez, dove è arrivata domenica 6 ottobre.
Dall’ottobre dello scorso anno i miliziani yemeniti Ansarallah prendono di mira le navi dirette al porto israeliano di Eilat sul Mar Rosso come forma di pressione contro l’occupazione militare israeliana a Gaza che ha provocato decine di migliaia di morti tra i palestinesi.
Ansarallah continua a minacciare un blocco totale delle vie d’acqua nel Mar Rosso fino a quando non verrà raggiunto un cessate il fuoco a Gaza e in Libano. I loro obiettivi sono le navi associate a Israele e le imbarcazioni riconducibili a Stati Uniti e Gran Bretagna, queste ultime come rappresaglia per il bombardamento delle posizioni Houthi da parte delle forze aeronavali staunitensi e britanniche che pattugliano il Mar Rosso.
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