Carpiano (MI). Mentre la lotta all’Esselunga entra nella sua fase più delicata e probabilmente decisiva (sta per iniziare il periodo più “caldo” dell’anno), esplode una nuova protesta alla SDA di Carpiano, nello stabilimento più importante d’Italia. Oltre 300 operai, manco a dirlo tutti immigrati, divisi in due consorzi di cooperative (UCSA-Technocoop e SAC-Sisma, ben imparentati fra loro), subiscono da anni condizioni inaccettabili al confronto delle quali l’Esselunga è un hotel a 5 stelle
Qui il lavoro a chiamata si intreccia col lavoro a intermittenza con pause che toccano anche le 6-7 ore per turno, mentre il CCNL applicato è quello dell’UNCI, una vera e propria manovra padronale nella regione Veneto, inventato di sana pianta grazie ad alcuni sindacati gialli e che la stessa Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo
Orario di lavoro sicuro per tutti, pause limitate ad un’ora per turno, passaggio al contratto logistica trasporto merci e spedizioni con il corretto inquadramento e scatti di anzianità per tutti dal mesi di novembre sono il cuore della piattaforma rivendicativa
Piattaforma su cui, nelle ultime tre settimane, si sono svolti diversi incontri fra i delegati del SI.Cobas e il consorzio Sac; ieri però, all’atto della firma, è saltato tutto: il consorzio dice di non avere le risorse economiche e scarica tutto sulla SDA che, da parte sua, non vuole cedere nemmeno un centesimo.
Di diverso avviso sembravano però questa notte, quando olte trenta camion facevano marcia indietro di fronte ad un picchetto improvviso che ha coinvolto olte 100 operai
Anche se domani ci potrebbe essere la possibilità di raggiungere finalmente un accordo, gli operai non hanno abboccato al tentativo di liberare i cancelli in cambio dell’avvio di un nuovo tavolo di discussione. Vogliono la firma dell’azienda sull’accordo e così, dopo aver incrociato le braccia durante il turno, si sono dichiarati disponibili ad andare ad oltranza.
Un’intera notte di blocco delle merci in entrata e in uscita (interrotta solo alle 10 di stamattina grazie allo schieramento di numerosi cellulari di carabinieri e polizia, ndR) ha già ottenuto un primo risultato. I consorzi UCSA e SAC hanno dato disponibilità ad abbandonare il contratto UNCI e inquadrare i lavoratori nel Contratto della logistica. In soldoni: un aumento di 1€ all’ora; oltre all’impegno ad eliminare le pause prolungate e intermittenti con cui veniva gestita l’organizzazione del lavoro. Troppo poco per gli operai in sciopero che rivendicano un più corretto inquadramento, il pagamento al 100% degli istituti contrattuali, uno scatto di anzianità e la garanzia delle 8 ore giornaliere (sempre in soldoni ulteriori 1,50€ all’ora).
Il grande risultato dello sciopero di ieri ha quindi convinto i lavoratori a mantenere lo stato di agitazione e a convocare per le ore 17,30 un’assemblea davanti ai cancelli per decidere come continuare la mobilitazione
Per chi volesse raggiungere i cancelli della SDA l’indirizzo è; via Sandro Pertini – Carpiano (per raggiungerli: uscita Melegnano della A1, svoltare a sinistra dopo il casello, proseguire per circa 1,5 Km e girare a destra sotto l’arco che indica “area industriale di Carpiano; la seconda a destra è via Pertini)
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Orrubiu
L’ S.D.A. è l’azienda che cura il settore logistica del gruppo Poste Italiane spa. Poste italiane che non avendo ancora concluso il percorso di privatizzazione risulta essere ancora di proprietà del ministero del tesoro, e che tra l’altro si vanta di chiudere gli ultimi bilanci in positivo raggiungendo cifre astronomiche per questo periodo di crisi.
Poi però il rovescio della medaglia fa apparire situazioni di precarietà……….
anonimo
io lavoro alla filiale di varese! posso dire che dal 24 novembre sarà un massacro per tutti i corrieri! oggi non c’era quasi niente. ma domani si lavorerà il doppio! speriamo in una soluzione ai problemi di tutti
Infux
Veramente inaccettabile…Poi sembra assurdo che applichino un contratto già bocciato dalla corte costituzionale. Non si parla della ditta di 2-3 operai che può sfuggire ai controlli, ma di un colosso. Quanto durerà lo sciopero?
Chinasky
E già… qualche situazione di precarietà traspare… Non si preannuncia un Natale felice in casa SDA Expres Courier…
..
Nel 1999 un corriere SDA guadagnava all’incirca 4.000 per consegna (circa 2 euro) 1 litro di gasolio costava circa 1350 lire (0,70 euro) oggi costa 1.40 litro quindi il doppio ebbene oggi SDA paga per ogni consegna ad un padroncino circa 1 Euro vale a dire la metà esatta e si parla di ulteriori tagli!!!!nel 1999 SDA era di proprietà di privati oggi è proprietà delle Poste Italiane che sul sangue dei suoi lavoratori (si fa per dire in quanto loro non hanno neanche un automezzo di proprietà) fa vivere come nababbi i suoi capi.
Robi
Le cooperative sono sempre state la rovina del lavoro degli Italiani perchè tutelate dallo stato.
Riescono a proporre al cliente finale dei prezzi assurdi che nessuna azienda in regola con le leggi italiane potrebbe proporre, e tutto queto a discapito degli operai e delle tariffe orarie da rispettare.
E’ inutile illudersi questa è una torta enorme da spartire in pochi, intanto per dare un esempio, un paccocelere3 oggi costa 11,50, se provassimo a immaginare il denaro che questa gente intasca tutti i giorni, credo siano cifre sproporzionate, ma se sparisce un pacco, come spesso accade sopattutto a Carpiano, nessun problema, se tutto va bene vi rimborsano 2€ al kg.
Per finire io dico che sarebbe anche ora di finirla di farci vedere tutte queste megastrutture quando tutti sanno da chi vengono gestite nell’illecito.