Al termine della riunione del comitato centrale della Fiom della Cgil, si é prodotta una rottura nella maggioranza dopo mesi di tensioni con l’area rappresentata da Sergio Bellavita (vicina alle posizioni di Giorgio Cremaschi). Bellavita, ha infatti presentato un documento alternativo a quello del segretario generale, Maurizio Landini, che aveva proposto un accordo straordinario per il lavoro in risposta agli accordi separati, giudicandolo troppo moderato. Un altro documento è stato presentato anche dalla minoranza “camussiana”, ma con motivazioni esattamente opposte.
Nelle votazioni sui tre documenti contrapposti, quello di maggioranza presentato da Landini é stato approvato con 92 voti (pari al 68%), quello di Bellavita ha ottenuto 13 voti (il 10%), quello di minoranza presentato da Gianni Venturi, Fabrizio Potetti e Augustin Breda ha raccolto 30 voti (il 22%), in due si sono astenuti.
Due esponenti della segreteria Giorgio Airaudo e Laura Spezia (quest’ultima perchè ormai alla vigilia del pensionamento), hanno rimesso il mandato nelle mani di Landini, con l’obiettivo di aprire un chiarimento interno. Landini nei prossimi giorni riunirà il comitato centrale per avviare una verifica interna ed eleggere una nuova segreteria che rispecchi i nuovi equilibri interni nella Fiom.
Sergio Bellavita in una dichiarazione ha commentato: “Ritengo grave quanto accaduto in conclusione del comitato centrale di oggi. Le dimissioni di due componenti della segreteria nazionale in virtu’ della differenziazione che si e’ prodotta sui documenti conclusivi hanno l’esclusivo obbiettivo di escludere la sinistra dalla maggioranza Fiom. La segreteria nazionale e’ sempre stata plurale, sempre nei comitati centrali ci si e’ misurati con posizioni diverse. Ma mai e’ stato messo in discussione il singolo componente della segreteria rispetto al dissenso espresso. Sarebbe gravissimo se la nostra contrarieta’ assoluta alla svolta Fiom con la proposta di un patto su crisi e lavoro alle imprese determinasse la ridefinizione di una segreteria senza la sinistra.”
Il documento conclusivo approvato a maggioranza dal Comitato centrale della Fiom ritiene “necessario che il Direttivo della Cgil fissi la data e proclami lo sciopero generale di tutte le lavoratrici e lavoratori pubblici e privati e dei pensionati”. Della proposta discuterà la direzione della Cgil convocata lunedì e martedì prossimo. E’ stato inoltre approvato un ordine del giorno su “L’unità della Fiom” nel quale è scritto che “In questa situazione così difficile inedita e straordinaria, l’unità della Fiom nell’esercizio della propria azione nel rapporto con le controparti e con le lavoratrici ed i lavoratori, del suo gruppo dirigente ad ogni livello è la condizione per poter produrre un risultato nelle condizioni di vita e di lavoro delle persone che rappresentiamo. Tale obiettivo è realizzabile a partire da un alto livello di solidarietà, lealtà, collegialità e senso comune di appartenenza di tutto il gruppo dirigente ad ogni livello”. L’ordine del giorno è stato approvato con 104 voti a favore e 23 astenuti.
I tre documenti presentati: http://www.fiom.cgil.it/cc/default.htm
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