Si é sciolto intorno alle 19,30 il corteo ‘selvaggio’ di migliaia tra studenti e attivisti dei centri sociali che, arrivati in una Piazza San Giovanni già gremita di manifestanti, hanno deciso di continuare a marciare su un percorso evidentemente ‘fuori programma’.
In piccoli gruppi i ragazzi sono rientrati alla Sapienza, dove questa mattina si erano dati appuntamento per dare vita alla manifestazione che è partita da piazzale Aldo Moro intorno alle 14 per poi congiungersi col grosso del corteo animato dai sindacati di base e dai partiti della sinistra.
Una volta in piazza San Giovanni gli spezzoni studenteschi ed altre realtà di base hanno deciso di proseguire lungo via Carlo Felice. Da li’ al grido di “Riprendiamoci la città” è partito un lungo serpentone che ha poi bloccato la tangenziale in direzione Tiburtina. Dopo aver marciato sulla tangenziale est mandando in tilt il traffico, il corteo ha imboccato la rampa di ingresso della A24, bloccando quindi l’accesso del tratto urbano dell’autostrada. Poi studenti e attivisti hanno deciso di invertire il senso di marcia per tornare verso San Lorenzo ed hanno quindi bloccato l’altro senso di marcia dell’arteria romana, al grido di “Se ci bloccano il futuro noi blocchiamo la città”.
Arrivati in viale Castrense alcuni manifestanti hanno anche lanciato petardi, fumogeni e bottiglie contro i poliziotti in tenuta antisommossa che li fronteggiavano e gli impedivano di proseguire. Gli agenti hanno caricato i manifestanti che a quel punto si sono diretti nuovamente verso via Carlo Felice per poi tornare verso il quartiere di San Lorenzo e l’università La Sapienza.
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