“No alla scuola gabbia”. Questo abbiamo detto all’Albertelli alla conferenza stampa indetta per stamattina con gli studenti.
Degli insulti e del sessismo nei nostri confronti da parte di professori che arrivano a chiamarci “zoccoletta” per il nostro vestiario (come accaduto una settimana fa) non ne possiamo più: i professori dovrebbero essere nostri educatori e figure di riferimento, non persone di cui avere paura.
E la notizia dei 90 studenti che hanno lasciato la scuola per la troppa ansia e pressione scolastica (confermata dalla certificazione del Bambin Gesù e dall’ispezione che l’Ufficio Scolastico Regionale ha fatto partire) ci conferma che questo è un modello di Scuola che viviamo come una Gabbia, oppressiva e che ci toglie l’aria, che ci impedisce di crescere e vivere serenamente e che ci causa solo ansia e problemi psicologici.
Le responsabilità sono tutte delle riforme fatte dai governi di centro destra e centro sinistra degli ultimi anni che ci hanno portato a questa situazione, oltre che dell’attuale governo Draghi, il quale piuttosto che ascoltare le mobilitazioni degli studenti di quest’anno, il nostro disagio e la nostra rabbia, ha preferito reprimerci.
Lo abbiamo detto e lo ripetiamo: l’unica risposta a questa situazione è la lotta collettiva, l’organizzazione degli studenti e l’unione.
Per questo ringraziamo non solo i tantissimi studenti presenti e i docenti solidali, ma anche i genitori che sono venuti ad ascoltare la conferenza e a intervenire, portandoci la loro solidarietà. Questa è la risposta migliore.
Quello di oggi è stato un primo passo importante per cambiare rotta tutti insieme perché questa Scuola Gabbia non va più bene e sta a noi alzare la testa con la lotta!
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