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Manifestazione nazionale a Taranto per sabato 10 novembre

I lavoratori dell’Ilva in presidio permanente ed in sciopero ormai da sei giorni, hanno deciso di prorogare ulteriormente la protesta fino a domani 7 novembre, di fronte alla chiusura dell’azienda e delle istituzioni locali, determinati a proseguire nelle iniziative per impedire che anche la morte di Claudio Marsella resti impunita.
Per rispondere alle tante ‘bugie’  che strumentalmente vengono fatte circolare in questi giorni per coprire le responsabilità dell’Ilva e dei sindacati concertativi, per prendere le distanze da questi ‘burocrati’ sindacali arroccati nel Palazzo, i lavoratori terranno una Conferenza stampa oggi, 6 novembre alle, ore 12,45 presso la Portineria A dell’Ilva.
Taranto: Basta omicidi in fabbrica e in città!

Salute, sicurezza, ambiente!

Il Presidio dell’Ilva, cominciato non appena si è saputa la notizia dell’omicidio di Claudio Marsella avvenuta all’interno del reparto Mof (Movimentazione Ferroviaria), ha lanciato la proposta di una Manifestazione nazionale a Taranto per sabato prossimo 10 novembre.

Noi ci saremo.

Ci saremo perché la morte di Claudio non è un “incidente”, cioè un fatto casuale, ma è un omicidio avvenuto per le condizioni di lavoro che si vivono all’Ilva anche grazie ad accordi che hanno ridotto la sicurezza in nome del profitto.

Ci saremo perché l’Ilva è divenuto, purtroppo, il simbolo di ciò che produce lo sviluppo capitalistico che mette il profitto e gli interessi d’impresa sopra ogni cosa e che ogni cosa, anche le vite umane, travolge.

Ci saremo perché di omicidi in fabbrica e di omicidi in città non ne vogliamo più, né a Taranto, né a Marghera, né in nessun altro posto del mondo.

Ci saremo perché pensiamo da sempre che salute e sicurezza, in fabbrica e fuori, e tutela dell’ambiente non possono dipendere dal profitto

Ci saremo perché già ci siamo. Siamo al Presidio della portineria A dell’Ilva e siamo nello sciopero dei compagni di Claudio che sta svuotando il reparto Mof per chiedere condizioni di lavoro e di vita diverse e migliori in fabbrica e in città.

Ci saremo perché anche all’Ilva serve un altro sindacato, che non firmi accordi che uccidono i lavoratori, che non chiudano tutti e due gli occhi sulle violenze che l’Ilva perpetra da anni a danno dei lavoratori e della città, che sia davvero indipendente dai padroni, dai partiti, dai governi;

Ci saremo perché all’Ilva, come in tutti i posti di lavoro, serve democrazia e pluralismo sindacale che rompa un monopolio della rappresentanza che ha causato danni gravissimi, e a volte, irreparabili, come nel caso dell’Ilva e sia possibile eleggere democraticamente e senza riserve i rappresentanti dei lavoratori.

Tutti a Taranto sabato 10 novembre.

Per Claudio e per tutti noi

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