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Cucù: i sindacati gialli della scuola non scioperano più

Scherzo da prete di Cisl, Uil, Snals e Gilda alla Cgil, che dopo aver aderito per ultima allo sciopero della scuola indetto per sabato ora rimane da sola. In piazza sabato anche studenti e sindacati di base

I sindacati della scuola di Cisl, Uil, lo Snals e la Gilda hanno deciso di sospendere lo sciopero e le mobilitazioni in programma in tutta Italia per sabato prossimo. La decisione è stata comunicata a metà mattinata, appena terminato l’incontro tra i rappresentanti dei sindacati e il Ministro dell’Istruzione Profumo ed altri esponenti del governo a Palazzo Chigi. Il ministro Grilli ha sottolineato, informano le agenzie, “la necessità di adottare una strategia condivisa e il ministro Patroni Griffi ha espresso disponibilità ad aprire un tavolo di confronto” confermando di fatto il metodo della concertazione. Per ora l’aumento da 18 a 24 ore dell’orario frontale di insegnamento per i docenti delle superiori è stato accantonato, e rimandato. Ma sul tavolo rimangono un’altra sfilza di provvedimenti contestatissimi dagli insegnanti, a partire dal miliardi di tagli lineari all’istruzione pubblica, licenziamenti e accorpamenti.

Fatto sta che i sindacati gialli hanno considerato positivo l’esito dell’incontro di oggi ed hanno quindi comunicato la disdetta. Lasciando da sola una Flc Cgil costretta a questo punto a mantenere la mobilitazione indetta per il 24 novembre, seppure senza grande convinzione ed entusiasmo. Che quindi ha confermato lo sciopero perchè il ripristino degli scatti d’anzianità per gli insegnanti promesso dal governo è limitato solo al 2011 e comunque attingendo a risorse tolte ad altri comparti della scuola. Ma la direzione dell’Flc Cgil è sicuramente stata colta di sorpresa, e gli si è posto il problema non facile di riempire piazza del Popolo, tant’è che poi è stato comunicato che la manifestazione/happening si farà nell’assai più piccola Piazza Farnese.

In piazza a Roma sabato ci saranno quindi gli studenti delle scuole superiori e dell’Università, che daranno vita a due diversi cortei (uno partirà da Piazzale Aldo Moro, l’altro da Piramide), e anche gli insegnanti dei sindacati di base che sfileranno invece da Piazza della Repubblica. “La politica scolastica governativa in continuità con quella dei precedenti ministri dell’Istruzione – denuncia Piero Bernocchi, dei Cobas della Scuola – vuole imporre una scuola-miseria fatta di tagli permanenti e finanziamenti ridicoli, e una scuola-quiz, basata sui grotteschi indovinelli dell’Invalsi come metro di valutazione per istituti, docenti e studenti: per sfornare una massa di giovani precari indifesi e sottomessi alle imposizioni dei gruppi industriali e finanziari e delle caste politiche e manageriali, che hanno provocato la gravissima crisi che affligge dal 2008 l’Italia e l’Europa, pagata dai settori sociali più deboli e non dai responsabili di essa, che anzi aumentano i profitti, la corruzione, l’evasione fiscale, le ruberie”.

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2 Commenti


  • Clara Scandia

    Certo che sono proprio spudorati questi sindacalisti : accettano che vengano tolti soldi alla scuola per rimetterli negli scatti di anzianità con la scusa che “l’italia è in un momento difficile e non ci sono risorse” . Certo le risorse se le sono intascate le società private in combutta con alcuni dirigenti del MIUR ( vedi scandalo delle famigerate pillole del sapere ). Chiedete alla Sbressa di rimetterceli lei i soldi ! Bastards!


  • lorenzo forte

    una decina di giorni fa in un’assemblea sindacale affollatissima, a Trento, noi docenti di tutti i gradi di scuola, avevamo chiesto ai sindacati di essere tra loro più uniti, di non dividersi, ma di lavorare assieme per difendere tutti i docenti.
    ora l’ennesima conferma… che vergogna!

    lorenzo, docente di Trento

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