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Venerdi 8 novembre scioperano i portuali

Ventiquattro ore di sciopero coinvolgeranno il prossimo venerdi 8 novembre i lavoratori portuali di tutta Italia nell’ambito della protesta nazionale. Contestano il governo per la fase di stallo, ormai esistente da dieci mesi, in merito alla sottoscrizione del nuovo contratto nazionale, ad oggi scaduto, che riguarda i lavoratori dei comparti portuali. Due sono i temi centrali sul quale è convocato lo sciopero: l’estensione ai dipendenti delle Autorità Portuali delle norme riferite ai dipendenti pubblici (con tanto di blocco dei salari), dall’altra la gestione della malattia che subirebbe un cambiamento sostanziale. Sul trattamento economico in caso di malattia le autorità portuali e le aziende del settore spingono per una soluzione inaccettabile: in pratica se un lavoratore va in malattia, l’azienda dopo 3-4 giorni smette di coprire totalmente. Il che nel lavoro portuale ha ancora meno senso che altrove, dato che ad esempio l’assenteismo tra i lavoratori del settore non arriva al 4% a fronte di una media nazionale che oscilla fra il 5-6%”.
Inoltre secondo una circolare ministeriale del novembre 2012 il salario dei portuali nel biennio 2011-13 non dev’essere superiore a quello del 2010. Una norma che, esercitata retroattivamente, obbliga i lavoratori a dover dare indietro una parte di somme piuttosto consistente.

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