In Calabria sono più di 5mila i lavoratori Lsu-Lpu che aspettano ormai da 17 anni una stabilizzazione del loro lavoro. Questa mattina a migliaia sono arrivati a Reggio Calabria per manifestare sotto il la Regione. Ma le cose non sono andate come una “tranquilla giornata di normale amministrazione”.
In un comunicato dell’Usb, si racconta come le trattative siano iniziate poco dopo le 14.30, e nella sede del consiglio regionale, dove sono entrati tutti i sindacati (Usb, Cgil, Cisl, Uil, Ugl) e un gruppo di lavoratori per negoziare con il presidente della giunta Scopelliti, il presidente del consiglio regionale Talarico, l’assessore regionale al lavoro Salerno e con la Commissione “Bilancio” della Regione. Ma non tutto fila come previsto. “C’è da registrare – denuncia l’Usb – la solita furbata tentata da Cgil, Cisl e Uil che hanno provato a essere ricevuti per primi dall’amministrazione regionale, senza neanche i lavoratori interessati”. L’Usb, che sottolinea di aver organizzato la manifestazione di oggi, ritiene “scorretto questo modo di fare da parte delle organizzazioni sindacali, che, dopo aver abbandonato per anni questi lavoratori, si arrogano il diritto di volerli rappresentare” L’Usb ha anche chiesto di invertire l’ordine del giorno previsto per il consiglio di oggi, “dal momento che la discussione sul punto che riguarda i precari, è prevista verso la fine dei lavori, mentre la drammatica attualità, rappresentata anche dalla folla accorsa oggi a Reggio, impone che di questo problema si parli subito all’inizio della seduta”.
Ma sotto la Regione la tensione è palpabile. Volano bottigliette vuote e uova contro il cordone formato di carabinieri e polizia che in tenuta antisommossa presidiano l’area antistante l’ingresso dell’edificio. I lavoratori sono esasperati e minacciano di sfondare le porte di Palazzo Campanella.
L’ingresso dell’edificio è blindato da un fitto cordone di carabinieri e poliziotti, assieme a personale in borghese della Digos della Questura di Reggio Calabria, di agenti della Polizia provinciale e della Polizia municipale.
Tra le proposte in campo, accanto al tavolo nazionale richiesto dal governatore Scopelliti, c’è una proposta Pd per il prepensionamento degli over 60. Una misura per la quale servirebbero però circa 40 milioni di euro, che si aggiungerebbero ai 23 milioni necessari per consentire il pagamento delle mensilità arretrate, e ad altri 40 milioni, per la restante parte dell’anno. Ma l’obiettivo centrale rimane quello della stabilizzazione, che va di pari passo con l’eventuale prepensionamento di tutti i lavoratori che sono ormai giunti sulla soglia dell’età pensionabili. Nell’immediato, però, i lavoratori chiedono anche la copertura finanziaria delle competenze già maturate, di agosto e settembre, e per i restanti mesi del 2013.
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