Il 9 aprile sarà sciopero negli aeroporti di Genova, Pisa e Lamezia Terme proclamato dall’USB Lavoro Privato: una giornata che vedrà la saldatura di molte vertenze accomunate dalla lotta contro le esternalizzazioni, messe in atto dalle società di gestione aeroportuale senza i necessari paracadute per l’occupazione.
Questi tre scioperi sono solo la punta dell’iceberg del malessere dei dipendenti aeroportuali, coinvolti sempre di più in processi di smembramento e precarizzazione tesi a tagliare salari e professionalità.
Da anni l’USB chiede una politica nazionale per il riordino del settore aeroportuale, che permetta la salvaguardia occupazionale in un settore in continua espansione e che punti sullo sviluppo delle competenze degli addetti. C’è bisogno di recuperare le attività strategiche del Trasporto Aereo abbandonando la strada delle privatizzazioni e degli appalti selvaggi, finora sostenuti da Governo, Enac e dalle Società di gestione, che hanno solo prodotto migliaia di disoccupati di cui nessuno si vuole fare carico.
A Genova lo sciopero interesserà i dipendenti della società aeroportuale, nella fascia dalle 10.00 alle 14.00, contro l’esternalizzazione annunciata del settore merci e quello dei parcheggi e sarà contestuale a quello indetto sulle medesime rivendicazioni per quattro ore dalla RSU appena eletta. Una vertenza che va avanti da mesi senza che la dirigenza della società aeroportuale abbia saputo fermare un processo tanto inutile quanto dannoso, nonostante la stragrande maggioranza dei lavoratori si sia espressa in modo nettamente contrario.
All’aeroporto di Pisa gli addetti della società Toscana Aeroporti sciopereranno per 8 ore, dalle 10.00 alle 18.00, contro l’appalto a società esterne di interi processi produttivi. L’ USB lamenta l’inadeguata organizzazione del lavoro anche a fronte del numero dei voli dirottati da Firenze, enormemente aumentati dopo la fusione dei due scali e gestiti con il personale previsto per il solo operativo di Pisa.
A Lamezia Terme i dipendenti aeroportuali della Sacal sciopereranno dalle 12.00 alle 16.00. I lavoratori si mobiliteranno contro la politica di gestione dello scalo e lo smembramento della Sacal sostenuto anche dalle sigle confederali. L’USB critica fortemente la cessione di ramo d’azienda alla base di una strategia industriale territoriale miope e dannosa.
E’ arrivato anche il momento di accentuare le politiche per la sicurezza dei processi produttivi e per l’adeguamento degli aeroporti. L’USB ha lanciato la campagna nazionale sulla sicurezza negli aeroporti e chiede di procedere allo studio programmato della situazione negli scali italiani per conoscere la situazione di reale di operatività.
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