Tullio Rossi, dirigente della Confederazione USB della Liguria e delegato rsu all’ente ospedaliero Ospedali Galliera è stato fatto oggetto di un procedimento disciplinare da parte della Direzione Generale dell’ente dove presta servizio, adducendo a motivazioni inconsistenti. La frase incriminata estrapolata da un post su un social network è aver definito: “Cardinale Angelo Bagnasco, Pastore del Dio denaro”. E’ evidente che non può essere considerata un’offesa per una personaggio pubblico quale è l’Arcivescovo di Genova, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana da moltissimi anni e Presidente del Consiglio per gli Affari Economici, insomma uno dei personaggi più potenti dello Stato del Vaticano e della Chiesa Cattolica.
L’Ente Ospedaliero Ospedali Galliera ha come Presidente l’Arcivescovo di Genova, mentre la gestione è delegata al Direttore Generale. Nato come Opera Pia in seguito ad una donazione, si è trasformato nel corso dei decenni, ma è evidente l’influenza storica dell’area cattolica, tanto che è uno degli ospedali pubblici dove non viene attuata la legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza.
In questi anni l’Ente è stato al centro di un progetto immobiliare nelle aree dell’ospedale che ha visto parte della città opporsi all’ennesima colata di cemento.
Dietro la richiesta di provvedimenti contro Tullio non si nasconde soltanto la volontà di proibire la libera espressione di un pensiero, ma è evidente la volontà di intimidire un lavoratore per il suo impegno contro la cancellazione dei diritti sociali, contro la privatizzazione della Sanità e contro gli aumenti e i tagli al servizio che colpiscono anzitutto le fasce più deboli della società.
Tutto questo, quando solo pochi mesi fa Papa Francesco, diretto superiore dell’Arcivescovo, dichiarava:
“Sindacato è una bella parola che proviene dal greco syn-dike, cioè “giustizia insieme”. Non c’è giustizia insieme se non è insieme agli esclusi. Non c’è una buona società senza un buon sindacato, e non c’è un sindacato buono che non rinasca ogni giorno nelle periferie, che non trasformi le pietre scartate dell’economia in pietre angolari”.
”Il sindacato nasce e rinasce tutte le volte che, come i profeti biblici, dà voce a chi non ce l’ha, denuncia il povero venduto per un paio di sandali, smaschera i potenti che calpestano i diritti dei lavoratori più fragili, difende la causa dello straniero, degli ultimi, degli scartati…..”
Tullio Rossi purtroppo è l’ennesimo compagno di Usb colpito solo perché non tace e non si piega compromessi.
Sono decine i delegati raggiunti da sanzioni, denunce, sospensioni, trasferimenti, daspo urbani, senza mai scordare l’assassinio del nostro compagno Abd El Salam durante un picchetto davanti a un magazzino della logistica a Piacenza nel settembre del 2016.
Usb è un sindacato di classe, conflittuale, indipendente e di massa, in forte crescita che spaventa i “poteri” e viene ostacolato nei modi più svariati, dai vari Decreti Minniti, al testo Unico sul Pubblico Impiego, fino all’accordo Aran-Sindacati complici sulle agibilità nel Pubblico Impiego.
La Confederazione Usb, come è sua tradizione, ha già attivato l’organizzazione e dato mandato ai propri legali di difendere Tullio in tutte le sedi opportune.
Seguiremo giorno dopo giorno l’evolversi della situazione e non lasceremo nulla al caso.
Siamo certo che tutti insieme respingeremo questa meschina intimidazione e continueremo a lottare con ancor maggior forza e determinazione.
Perché solo uniti si vince.
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paola
Vorrei contattare Tullio Rossi e la USB
perché sarei in possesso di prove.
Davide ha vinto si Golia.
Grazie
Redazione Contropiano
Per l’Usb basta chiamare il numero del Nazionale o quello di Genova,,,