Menu

Ita. Altavilla terrorizza i dipendenti con una lettera

USB: reagire è l’unica difesa possibile

In questi giorni scopriamo che i pensieri e le attenzioni del presidente di Ita Airways, Alfredo Altavilla, non riguardano l’andamento dell’azienda che sarebbe tenuto a seguire, bensì sono concentrati nello scovare i dipendenti negligenti da “punire”.  

La sera del 9 novembre Altavilla ha inviato infatti ai naviganti la lettera allegata in cui – al massimo dell’arroganza di chi si sente onnipotente e invincibile, mentre è solo un boiardo raccomandato che amministra una microazienda per conto della “razza padrona” – detta regole per il personale di volo, partendo da un caso esemplare avvenuto su un aereo in servizio in una tratta interna.

Su quel volo era presente la ex dirigente di Alitalia Costanza Esclapon de Villeneuve che, insoddisfatta per non aver trovato posto per il proprio bagaglio nella cappelliera sopra il proprio sedile, ha chiamato l’ad Fabio Lazzerini.

È bastato un report di poche parole e i lavoratori malcapitati sono finiti sotto torchio e a rischio licenziamento, essendo come tutti i lavoratori Ita nel periodo di prova imposto dalla compagnia.

 Questo è stato lo spunto per richiamare all’ordine tutti i dipendenti con il messaggio di martedì 9, minaccioso e insultante, che definisce le persone “inadeguate e maleducate”. I dipendenti provenienti dalla ex Alitalia sarebbero macchiati dal peccato originale e porterebbero in se stessi tutte le tare della vecchia compagnia.

 Nella realtà le cose stanno ben diversamente. Ita, a distanza di 20 giorni, è una microazienda che ha assunto 900 persone in meno rispetto alle già scarse previsioni di 2800 unità. Dalla partenza mostra una serie di problemi alla base del progetto industriale inadeguato e fallimentare tante volte criticato.

Il piano operativo subisce ogni giorno cancellazioni, l’operativo non è efficiente e si fanno due tratte in 12 ore di servizio. I lavoratori sono tenuti all’oscuro di procedure di legge a partire da quelle sulla maternità e fruizione dei congedi parentali o della legge 104. I lavoratori non hanno alcun riferimento e sul posto di lavoro comincia ad esserci un clima inaccettabile.

Tutto questo va fermato. In passato ad ogni cambio di manager i dipendenti Alitalia hanno subito, per incapacità di gestione, provvedimenti disciplinari, licenziamenti e angherie gratuite. USB dice stop ai metodi dittatoriali che in passato non sono serviti a niente: reagire è l’unica difesa possibile contro questa follia. 

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

1 Commento


  • Sergio Alaia

    Non avete aggiunto, Deroga le leggi,
    A Napoli li chiamiamo Camorristi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *