Salario, sicurezza e ritorno ad un sistema portuale pubblico
Il coordinamento nazionale dei porti dell’USB si è riunito per la prima volta in assemblea sabato 25 marzo a Livorno presso l’ex Cinema Aurora per discutere e presentare la piattaforma per il rinnovo del CCNL dei Porti.
L’assemblea, che ha visto la presenza di delegazioni da Civitavecchia, Genova, Trieste e Livorno è stata spostata da Roma alla città toscana per consentire la partecipazione al corteo nazionale a sostegno della vertenza GKN.
Oltre due anni di lavoro sindacale sulle banchine fatto di lotte e scioperi contro i processi di privatizzazione e liberalizzazione delle concessioni, di mobilitazioni per chiedere sicurezza e salute, di assemblee tra i lavoratori e trattative con aziende e autorità portuali, di blocchi contro il traffico di armi e cortei, come l’ultimo del 25 febbraio a Genova, hanno costituito la base della piattaforma rivendicativa nata tra gli operai dei porti che è stata presentata e discussa a Livorno.
Quattro i punti cardine di una piattaforma che pur partendo dalla specificità dei porti si lega alla piattaforma rivendicativa e al piano di mobilitazione della categoria operaia promossa dall’USB:
1. Aumenti salariali e riconoscimento del lavoro portuale come usurante. Stop al sistema di contrattazione integrativa basata sulla produttività e sull’aumento dei carichi di lavoro.
2. Sicurezza e salute per i lavoratori. Sanzioni fino alla sospensione delle concessioni per le società che non rispettano gli standard di sicurezza.
3. Lotta per un sistema portuale pubblico contro i monopoli armatoriali.
4. Pieni di diritti di rappresentanza sindacale
Numerosi gli interventi dei delegati, che hanno illustrato i vari punti del documento nazionale. Alcuni dei quali già anticipati durante il recente incontro al Ministero dei Trasporti.
Riadh Zaghdane del Coordinamento nazionale della Logistica e Sasha Colautti per l’industria, riprendendo i punti della piattaforma, hanno sottolineato la potenzialità di questo progetto che rimette al centro la forza contrattuale dei lavoratori, sugli obiettivi comuni: forti aumenti salariali, lotta allo sfruttamento, riduzione dell’orario di lavoro, intervento pubblico nei settori strategici e no alla guerra e al traffico delle armi.
La riunione di Livorno si è conclusa con l’approvazione della piattaforma, con la creazione di un gruppo specifico che lavorerà ad un documento in vista del prossimo rinnovo contrattuale e con un video di saluto alla lotta durissima che sta attraversando tutta la Francia, che si è trasformata in una mobilitazione popolare a difesa delle pensioni, mettendo in discussione i tratti fondamentali del modello liberista.
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