Sabato 25 marzo i portuali di USB si riuniranno in assemblea a Livorno, dopo lo sciopero nazionale dei porti il 25 febbraio che, oltre lo slogan “Abbassate le armi, alzate i salari” e l’appoggio alla grande manifestazione indetta dal CALP al porto di Genova, con la presenza di un nutrito spezzone di lavoratori portuali provenienti dagli scali di tutta Italia, vedeva al centro delle rivendicazioni la necessità di rilanciare una vertenza su salario e sicurezza, contro le morti sul lavoro nei porti e la solidarietà al delegato sindacale licenziato da MSC nel porto di Goia Tauro.
Dopo aver ottenuto un primo incontro presso il Ministero dei Trasporti, per discutere di questi temi e presentare la propria piattaforma sindacale, il coordinamento USB Porti prosegue il lavoro di costruzione della vertenza su questi temi con un’assemblea nazionale delle strutture portuali. Un percorso che ci vede insieme alle altre categorie del lavoro operaio, dalla logistica all’industria, per promuovere una vertenza generale sui temi del salario nel nostro Paese.
Se in un primo momento l’assemblea era prevista a Roma, i lavoratori hanno deciso di spostare la sede della riunione nel porto toscano per permettere la partecipazione di una delegazione portuale alla manifestazione pomeridiana a Firenze degli operai GKN.
Non possiamo restare indifferenti di fronte a centinaia di operai, traditi anche dalla propria organizzazione sindacale di appartenenza, che da mesi non percepiscono più lo stipendio e che si trovano di fronte un bivio decisivo rispetto ad una vertenza che va avanti ormai da oltre un anno.
Appuntamento sabato 25 marzo alle ore 10 a Livorno all’ex Cinema Aurora – viale Ippolito Nievo 28
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