Menu

L’Italia commissariata, “senza limiti di tempo”

Fonti di Bruxelles, hanno fatto sapere che le risposte inviate dal governo italiano al questionario/diktat dell’Unione Europea, sono “complete e puntuali” e sono ora al vaglio dei servizi della Commissione che dovranno esaminarle e stendere un rapporto che verrà presentato e discusso nell’Eurogruppo convocato per il prossimo 29 novembre, dove il commissario agli Affari economici Olli Rehn le illustrerà altri paesi aderenti alla zona euro.

La portavoce del commissario Rehn, a proposito dell’Italia, ha però affermato che la missione Ue-Bce è “tuttora sul posto”, che sta lavorando nel quadro del mandato ricevuto dall’Eurogruppo, il quale consiste nel fornire una “valutazione molto dettagliata delle misure elencate nella lettera dell’ex premier Berlusconi e anche un monitoraggio della loro attuazione”. Fino a quando? “Non c’è una data precisa in questa fase per il rientro della missione da Roma a Bruxelles”, ha ribadito il portavoce, perchè “dipende anche dalla lettera di chiarimenti del ministro Tremonti che è stata ricevuta da poco e che contiene impegni concreti che devono essere esaminati”. Intanto la Banca Centrale Europea sta acquistando titoli di stato italiani sul mercato secondario dopo il brutto esito dell’asta di questa mattina sui nuovi titoli di stato italiano emessi dal tesoro. Lo conferma l’agenzia Reuters citando alcuni operatori.

Dal congresso del suo partito, il cristiano democratico Cdu, a Lipsia, la cancelliera Angela Merkel ha chiesto l’introduzione di sanzioni automatiche per chi violi le regole dei patti di stabilità, anche con la possibilità di presentare ricorso presso la Corte europea. “Vogliamo meccanismi sanzionatori automatici”, ha affermato la cancelliera tedesca. Per essere più esplicita, la Merkel vuole che ci sia “il diritto di intervento diretto, di presentare ricorso presso la Corte europea contro quegli Stati che violano i patti, che si cambino veramente questi punti deboli del Trattato di Lisbona, per arrivare a una vera responsabilità condivisa” da parte degli Stati membri dell’Ue. L’impronta delle banche e delle multinazionali tedesche sul futuro dell’Europa torna a farsi sentire… pesantemente.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *