Nel primo caso sarebbe stato registrato un sentiment negativo (poche richieste avrebbero significato scarsa “propensione al rischio”), viceversa nel secondo.
Sono stati assegnati invece ben 529,53 miliardi, al tasso dell’1% a 36 mesi. L’importo ha superato quello della prima asta, a dicembre, quando le banche europee avevano prelevato 489 miliardi (110 iper le sole banche italiane). 800 gli istituti che hanno fatto richiesta contro i 523 della tornata precedente.
Naturalmente, nessuna previsione certa è possibile sugli impieghi che le banche decideranno con questa liquidità a buon mercato. Le previsioni più gettonate parlano di un reinvestimento in titoli di stato europei (greci a parte), che offrono oggi un rendimento medio assai superiore all’interesse richiesta dalla Bce (1%). Ma in alcuni casi serviranno a rinforzare le “garanzie” imposte dalle regole di “Basilea 3”. E il “rilancio dell’economia” tramite la riapertura del rubinetto per le aziende e le famiglie (mutui)? Possono attendere.
Qui di seguito alcuni dettagli tecnici da Il Sole 24 Ore.
L’operazione Ltro (Long term refinancing operation) ha durata 1.092 giorni: va regolata il primo di marzo e scade il 26 febbraio 2015. Come già indicato in occasione della prima asta del 21 dicembre, le banche avranno l’opzione di ripagare, in parte o in toto, l’ammontare preso in prestito dopo un anno e successivamente secondo scadenze prefissate. Le controparti dovranno avvisare le rispettive banche centrali almeno sette giorni prima della scadenza circa la propria volontà di rimborsare i fondi.
Il Ltro delle banche medio-piccole?
«Apparentemente, l’allentamento delle regole sul collaterale ha permesso a un numero maggiore di banche medio-piccole di partecipare», spiega in una nota Martin van Vliet, economista di Ing, commentando la partecipazione di 800 banche alla Ltro, contro le 523 dell’operazione di dicembre. «Il maggiore numero di banche partecipanti potrebbe anche riflettere nuova domanda da istituti che non hanno partecipato alla prima Ltro a causa di considerazioni reputazional».Vliet sostiene che gli istituti italiani e spagnoli siano stati i maggiori utilizzatori della Ltro, mentre «la domanda dalle banche greche dovrebbe essere rimasta bassa, dopo la decisione della Bce» di sospendere temporaneamente l’idoneita’ dei bond della Grecia come collaterale.
Asta in dollari
Sempre in giornata la Banca centrale europea ha assegnato in un’asta a 84 giorni 14,52 miliardi di dollari al tasso fisso dello 0,62 per cento. Tutte le richieste giuste dal sistema bancario dell’eurozona sono state accolte. All’asta hanno partecipato 23 banche dell’Eurozona.Assegnati inoltre 3,46 miliardi di dollari in asta Taf a 7 giorni al tasso dello 0,61%. All’asta hanno partecipato sei istituti, la metà rispetto a sette giorni fa. Come di consueto tutte le richieste ricevute sono state soddisfatte.
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