La scossa, di magnitudo 6 (secondo l’Usgs) registrata vicino Bologna è stata avvertita distintamente anche in Toscana, Veneto, Lombardia, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. Tanta la paura e le persone che si sono riversate in strada, specialmente nel centro di Bologna.
La scossa più violenta c’è stata alle 4.05, è stata del sesto grado Richter ed è stata avvertita fino a Milano e in gran parte del Veneto.
Le vittime accertate finora sono tre operai che lavoravano in due diverse aziende del Ferrarese, nella zona di Bondeno. Lavoravano al reparto monocottura della Sant’Agostino Ceramiche due degli operai morti sotto il crollo del tetto della fabbrica. Nicola Cavicchi e Leonardo Ansaloni, avrebbero terminato il loro turno di lavoro alle 6. La terza vittima è un operaio marocchino di 29 anni morto a Ponte Rodoni, località di Bondeno, poco più di 15 mila abitanti in provincia di Ferrara. Lavorava alla Ursa, azienda di polistirolo espanso, e il suo turno sarebbe terminato alle 5. L’uomo, secondo le prime informazioni, è stato colpito in testa da una trave. Al momento del crollo, che ha interessato il capannone della fabbrica e un silos esterno, erano presenti anche altri operai. Nessuno di loro, al momento, risulta ferito.
Una donna di 37 anni morta per un malore probabilmente dovuto allo spavento riportato durante il sisma, a Bologna.
Un quarto operaio che stava lavorando alla Tecopress di Sant’Agostino, in provincia di Ferrara, è stato ritrovato morto sotto le macerie della fabbrica in cui stava lavorando.
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