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Il militante basco arrestato a Roma rifiuta l’estradizione

Si terrà a Roma il prossimo 12 marzo la prossima udienza sul caso di Carlos García Preciado, militante basco arrestato il 25 febbraio nella capitale dove vive da 14 anni con la sua famiglia.

Il giudice dovrà decidere se revocare o meno la detenzione in carcere, così come richiesto dai suoi avvocati, in attesa che giungano dallo Stato Spagnolo nei prossimi 40 giorni gli atti che giustificano la condanna a 16 anni di carcere inflitta dai tribunali di Madrid all’uomo per reati di ‘guerriglia urbana’ (Kale borroka) risalenti a quasi vent’anni fa.

Intanto “Roberto” si trova sempre in regime di isolamento nel carcere romano di Rebibbia dopo che lo scorso 27 febbraio nella IV sezione della corte d’appello di Roma si è svolto l’interrogatorio di convalida dell’arresto. Alla presenza degli avvocati della difesa, il giudice ha convalidato la detenzione ed ha fatto a Carlos qualche domanda.
Il militante basco si è opposto all’estradizione immediata e i suoi avvocati hanno fatto richiesta di arresti domiciliari. L’udienza si è svolta a porte chiuse ma un gruppo di attivisti solidali con la lotta di liberazione basca ha potuto ugualmente salutarlo all’entrata e all’uscita dall’aula; Carlos – hanno raccontato – era ammanettato e pesantemente scortato ma comunque sorridente.

La rete di solidarietà “Un caso basco a Roma” invita nel frattempo ad inviare a Carlos telegrammi e lettere di solidarietà.

Per scrivere:
Carlos García Preciado
casa circondariale di Roma – Rebibbia
via Raffaele Majetti 70 00156

Il commento di una dei suoi avvocati, Marialuisa D’Addabbo: Ascolta o scarica

Servizio di Radio Onda d’Urto
http://www.radiondadurto.org/2015/03/03/un-altro-caso-basco-a-roma-karlos-askatu-udienza-il-12-marzo/

Servizio di Radio Onda Rossa:
http://www.ondarossa.info/newsredazione/ancora-caso-basco-roma

Per maggiori info: uncasobascoaroma.noblogs.org

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