Il Gip Rocchi ha emesso 22 misure cautelari nell’ambito di un’inchiesta della procura che vede indagate 78 persone. Sono per lo più ragazzi che fanno riferimento a un gruppo anarchico che ha sede in una strada del centro storico.
Le misure cautelari riguardano 19 toscani, un napoletano, uno di Ancona e uno Nuoro. I destinatari dei provvedimenti hanno tutti tra i venti e trenta anni e sono ritenuti responsabili di associazione a delinquere finalizzata alla realizzazione istigazione a delinquere, occupazione abusiva di edifici pubblici, danneggiamento, deturpamento e imbrattamento di beni immobili, resistenza, violenza e oltraggio a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio e violenza privata.
I reati contestati riferiscono a violenze che risalgono allo scorso autunno e fanno riferimento anche alle contestazioni della Riforma Gelmini dell’università. Fra gli episodi per esempio, i danneggiamenti ai bancomat di istituti di credito fiorentini, il sabotaggio dei sistemi di videosorveglianza della città, ripetuti danneggiamenti di sedi di partiti o di sindacati e di istituzionali nazionali ed internazionali, l’occupazione abusiva di beni immobili comunali e di enti privati, episodi di violenza contro le forze dell’ordine e infine episodi di interruzione di pubblico servizio concretizzatisi nel blocco prolungato della circolazione ferroviaria e stradale.
Le misure cautelari sono state eseguite dalla Digos e coordinate dalla Direzione centrale della polizia di prevenzione (Ucigos). Cinque i giovani agli arresti domiciliari, 17 con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Nello scorso gennaio su alcuni blog dell’area anarchica era stato denunciato che nella sede di “Spazio liberato 400 colpi” di via del Parione a Firenze erano state trovate due microspie. La notizia con tanto di foto era girata su Internet.
* da repubblica.it
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa