Caso come al solito “misterioso” per chiunque creda ancora a Babbo Natale. Il quoridiano di governo, la Repubblica, si arrampica sugli specchi pur di dare una versione “tranquillizzante” dell’accaduto. Ma come sa ogni cittadino tranquillo, entrare in questura può essere mmolto pericoloso. A meno di non essere la nipote di Mubarak, ovvio…
Ventisei anni, muore in questura.
“Sul corpo nessun segno di violenzaIl giovane, di nazionalità marocchina, era stato arrestato ieri sera in seguito ad una tentata violenza sessuale. Alle 11:25, quando nella camera di sicurezza sono arrivati i soccorritori del 118, il cuore non batteva più. Ancora da chiarire le cause del decessodi LUCA SERRANO’
Un ragazzo di 26 anni è morto questa mattina nelle camere di sicurezza della Questura di Firenze. Le cause del decesso non sono ancora chiare, ma sul corpo del giovane, Rami Chaban, cittadino marocchino senza fissa dimora, non sono stati trovati segni di violenza né di punture che potrebbero far pensare ad una overdose. Chaban era stato arrestato nella serata di ieri dalla Polfer per rapina, tentata violenza sessuale e lesioni aggravate. La vittima sarebbe la compagna polacca di un suo amico con la quale era uscito a bere. Ad un certo punto
quest’ultimo si è allontanato, sembra per acquistare qualcosa. Nell’assenza, il ventiseienne avrebbe importunato la donna, cercando di violentarla. Poichè l’ha respinto, allora l’avrebbe rapinata del cellulare. Ma quando il compagno della donna è tornato e ha saputo dell’accaduto, ha chiamato la polizia. Ci sarebbe stata una colluttazione tra i due uomini. Sul posto, vicino alla ex stazione Leopolda di Firenze, sono arrivati gli agenti della Polfer, con l’ausilio di una volante del 113, i quali hanno bloccato e arrestato il ventiseienne.
Dopo averlo fermato, gli agenti lo hanno portato nella camera di sicurezza della questura in transito verso il carcere di Sollicciano. Al momento dell’intervento del 118, alle 11:25, il cuore non batteva già più. Inutili i tentativi di soccorso. Il medico del 118 ha stabilito che la morte è avvenuta per arresto cardio-circolatorio, forse per cause naturali. Ogni mezz’ora gli agenti di turno andavano a controllare che nella camera di sicurezza non ci fossero problemi.La procura di Firenze ha disposto che venga eseguita l’autopsia sul cadavere che è stato trasportato all’Istituto di Medicina Legale di Firenze.
Il 28 gennaio scorso un altro arrestato è morto nelle camere di sicurezza della questura di Firenze ma, diversamente da oggi, la vittima si suicidò impiccandosi con una striscia di coperta legata al collo e fissata alla grata della porta blindata. Anche dopo questo episodio sono stati incrementati i controlli nelle celle di sicurezza ed è proprio durante una di queste verifiche che gli agenti della Polfer messi a vigilarlo si sono accorti che stava molto male.”Quello di oggi è il secondo caso di morte da chiarire che avviene all’interno della camera di sicurezza della Questura di Firenze”, hanno dichiarato i senatori dei Radicali Marco Perduca e Maurizio Buzzegoli. “L’inidoneità della struttura a trattenere i custoditi e la conseguente difficoltà da parte degli agenti ad assicurare l’integrità fisica di quest’ultimi devono essere valutati quanto prima” aggiungono Perduca e Buzzegoli, augurandosi che il questore di Firenze “possa quanto prima far chiarezza su quest’ultima morte, rispettando la concezione che la giustizia deve farsi carico, oltre che della vittima, anche dell’autore del reato”.”
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa