E’ in corso da questa mattina lo sgombero del centro sociale ‘Lambretta’, nella zona Lambrate di Milano Il blitz delle forze dell’ordine e’ scattato intorno alle 9.
Ci sono stati momenti di tensione tra agenti di polizia e i circa trenta giovani del collettivo ‘Lambretta’ che occupavano lo stabile dall’aprile scorso. Nel tentativo di impedire lo sgombero, tre di loro sono saliti sul tetto della palazzina che fa parte del patrimonio immobiliare dell’Aler e che risulta sfitta da una quindicina d’anni.
Il centro sociale “Lambretta” è nato in alcune palazzine Aler di via Ferravilla, nella zona Lambrate di Milano.
Dopo lo sgombero si è formato un presidio davanti allo stabile. “Fascisti e polizia, vi spazzeremo via” urlano i manifestanti. Quasi tutte le persone presenti al momento dello sgombero (circa una sessantina) sono state allontanate dalla struttura. Ad eccezione di tre che si trovano sul tetto. I manifestanti hanno convocato per le 18 di oggi pomeriggio un corteo.
Guarda il video sullo sgombero del Lambretta:
http://www.youreporternews.it/2012/sgombero-del-centro-sociale-lambretta-di-milano-attivisti-sui-tetti/
Il comunicato del Collettivo Lambretta sullo sgombero in corso
In questo momento è in corso lo sgombero dello Spazio Lambretta.Sapevamo che questo momento sarebbe arrivato.
Sapevamo, ma speravamo che finalmente venisse riconosciuto il valore dell’autogestione e dei processi di partecipazione dal basso che questa coinvolge.
Oggi, invece, siamo perfettamente coscienti che in questo momento si stanno difendendo le decisioni di chi è colluso con la ndrangheta, di chi ha speculato sul patrimonio pubblico, di chi ha paura della forza degli spazi sociali come il nostro perché mettono in luce quelle problematiche che è interesse nascondere sotto il tappeto.
Oggi siamo consapevoli del folle scenario che ci sovrasta. Aler e Regione sono enti corrotti e collusi che usano settori come scuola, sanità e casa come terreno fertile per portare avanti i propri interessi e che continuano ad esercitare ancora un potere capace di determinare l’andamento della metropoli.
Il Lambretta viene sgomberato all’interno di questo panorama politico.
La palestra, la falegnameria, l’aula studio, il cineforum, il pub, le iniziative, gli eventi . .. Lo Spazio lambretta è un progetto serio che si è legittimato la potenza che esprime grazie a tutti e tutte voi.
Chiediamo a tutte e tutti coloro che hanno condiviso con noi il nostro progetto, che hanno partecipato o che sono solo passate e passati di qua, di venire a sostenerci come fatto finora.
Lo Spazio Lambretta, senza il quartiere, i comitati e le associazioni che lo hanno attraversato esiste solo a metà.
Mostriamo tutta la potenza che abbiamo messo in atto da Aprile ad oggi.
Mostriamo che la socialità è un bene comune che va tutelato e difeso.
Collettivo Lambretta
Passate a sostenerci tutto il giorno al presidio, e al concentramento dalle 18:00.
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Secondo il Corriere/Milano, la settimana scorsa il Comune, con una lettera ufficiale inviata da Paolo Limonta al questore di Milano, aveva però chiesto di non procedere allo sgombero del Lambretta. Il questore aveva però replicato di “non poter venir meno al proprio dovere di fonte a una formale denuncia da parte dei proprietari dell’immobile” (ossia l’Aler in cui il Comune ha decisamente un certo peso), invitando l’amministrazione ad attivarsi per una soluzione alternativa che però non è arrivata.
Ieri a Milano era già stata una giornata piuttosto pesante nelle relazioni tra autorità ed istanze sociali. Ieri mattina c’era stato lo sgombero violento di una famiglia che aveva occupato un appartamento in via Preneste (San Siro). Quattro attivisti del picchetto antisfratto che avevano cercato di opporsi erano stati feriti negli scontri con la polizia. Nel pomeriggio famiglie senza casa, occupanti di case e attivisti del Comitato Abitanti di San Siro erano entrati con un blitz nel Comune di Milano mentre era in corso la riunione della Commissione Casa ed erano stati poi sgomberati dalla polizia.
Su questa vicenda il sindaco Pisapia ha emesso un comunicato di legittimazione degli sgomberi da parte della polizia e di condanna degli occupanti.
Si conferma così che la “primavera dei sindaci” è diventata assai presto un inverno politico per le esigenze popolari costrette ad azioni di lotta o clamorose per vedere affermati i propri diritti sociali.
Il comunicato dell’Asia-Usb di solidarietà con il Comitato Abitanti di San Siro
Dopo l’arresto per ‘ndrangheta dell’assessore regionale alla casa Zambetti la giunta regionale lombarda continua a gestire il patrimonio pubblico in maniera scellerata ed autoritaria. Denunce, sgomberi, corruzione, malaffare, favoritismi, hanno colpito la giunta Formigoni a 360°. Un’interminabile sequenza di denuncie e arresti degni di una vera e propria associazione a delinquere. Ma all’arroganza non c’è mai fine e così mentre in tanti si aspettano le dimissioni del “celeste” a tutti coloro che non si adeguano ai diktat regionali arrivano i manganelli. Così a chi rivendica il diritto alla casa costituzionalmente garantito, a fronte di decine di migliaia di appartamenti vuoti solamente a Milano, si risponde con i manganelli. I fatti di oggi avvenuti in Via Preneste 1, dove la polizia ha caricato delle famiglie di senza casa colpevoli di aver fatto rivivere una delle migliaia di appartamenti sfitti, mostrano la faccia di un potere che alla crisi e ai bisogni dei cittadini non dà risposte bensì usa i manganelli indistintamente, ferendo e mandano in Ospedale militanti del comitato abitanti di San Siro e dell’A.S.I.A. USB. Siamo arrivati all’apice di questo modo di concepire il patrimoni pubblico come fosse “COSA NOSTRA” e non si può più tollerare l’arroganza ed il malaffare che si è insinuato in Regione Lombardia, le case lasciate vuote vanno assegnate e non tenute vuote per favorire il mercato della casa.
Come A.S.I.A. USB parteciperemo al No Formigoni Day del 24 ottobre chiedendo le dimissioni del “celeste” e di questa casta corrotta e mafiosa e saremo al fianco dei comitati di lotta per la casa che sabato 27 saranno in piazza nel quartiere San Siro per il diritto alla casa.
ASIA – USB di Milano
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Paolo
Ma cosa c’entra Pisapia? sempre pronti a dividere il Movimento voi di Contropiano…dividi et impera facciamo un bel regalo ai padroni…
gianluca
paolo, ma cosa c’entra pisapia col movimento?
A parte le critiche politiche che si possono fare al sindaco in merito ad n provvedimenti riassumibili in “vendita della città”, alla faccia dei beni comuni, cosa c’entra accostare i movimenti sociali con una giunta che va dall’api di tabacci a rifo passando per il partito che sta accelerando tutti i processi di liberalizzazione del mercato e precarizzazione delle vite, il pd?
Mic
Case senza gente, gente senza casa e manganellate a chi non ci sta, Pisapia o non Pisapia. Di che c***o di movimento parli, Paolo?
paolo
Non voglio far polemiche pero’ dire che un gran numero di compagni dei Movimenti milanesi non ha sostenuto Pisapia vuol dire non sapere i fatti, poi per carità erori se ne fanno ma Limonta l’assessore della gunta Pisapia ha scritto al questore dicendosi contrario allo sgombero e lo stesso Pisapia in queste ore sta mediando per una soluzione della vicenda..e dai che prima c’era De Corato a Milano io c’ho vissuto quasi 10 anni a Milano la conosco bene…non è la stessa cosa Pisapia e la giunta leghista fascista precedente dai…
Mic
Le botte dagli sbirri però continua a prendersele la stessa gente. Alla faccia degli “errori”, Paolo.
daniele
dividi et impera un corno , dai non prendiamoci in giro che sta finanziando expo e tem , specula anche lui come berlusca anche se non è un razzista di merda rimane colluso col capitale
MaxVinella
Era chiaro fin da subito chi Pisapia sarebbe finito ostaggio dei cosidetti “poteri forti”, che ufficialmente non esistono ma che poi in realtà comandano loro !!
Il Sindaco ed il Consiglio comunale di una grande città sono solo ormai tristi e vuoti simulacri di una pseudo democrazia, in cui le decisioni importanti vengono prese in stanze altre rispetto a quelle istituzionali !!
Vengono prese nei CDA delle banche e dei grandi trusts industriali, che hanno come unico obiettivo rapinare le risorse pubbliche ed affossare quel poco che resta dello welfare state e della partecipazione popolare alla vita pubblica.
Pisapia cerca disperatamente di galleggiare in un mare tempestoso, rischiando in ogni momento di essere travolto da onde anomale alzate da sinistra, da destra e dal centro !!