15.00 – Scrivono sul sito NoTav.info gli attivisti: “Da questa mattina presto centinaia di notav si sono dati appuntamenro per l’annunciata visita al cantiere e al comune di Chiomonte del ministro dell’Interno Cancellieri. Divisi in due gruppi i notav si sono dati appuntamemto in Val Clarea davanti alle reti del cantiere e a Chiomonte davanti al municipio.
Eravamo a conoscenza degli impegni già fissati del ministro a Imperia, ma vista la poca distanza in elicottero e la pochissima fiducia nei confronti di chi gestisce potere e informazione, abbiamo voluto esserci in ogni caso, anche a rischio di aspettare invano.
Così dalle 9 siamo stati presenti alle reti del cantiere e a Chiomonte dove abbiamo occupato il comune issandovi la bandiera notav, con due notav chiuse all’interno, Nicoletta e Marisa, per dimostrare di chi è quella che la ministra ha definito casa dello stato in seguito alla minaccia del sindaco Pianrd di abbandonare la fascia tricolore, e sa di chi è quella casa signora ministro? Dei cittadini e delle cittadini che qui in Valle di Susa sono notav!
Avremmo voluto porle alcune domande nella sua visita alle truppe, ma evidentemente ben consigliata ha rinunciato, lo faremo un altra volta!”
12.00 – Le agenzie di stampa hanno diffuso un comunicato della segreteria del Ministero degli Interni secondo il quale “la prevista visita in Val Susa del ministro Anna Maria Cancellieri non si svolgerà oggi per sopraggiunti impegni” . Una nuova vittoria del Movimento No Tav e una nuova pesante sconfitta per i sostenitori dell’opera inutile, costosa e dannosa all’interno del centrosinistra e del Partito Democratico in particolare.
11.30 – Era stata annunciata per questa mattina la visita ai cantieri della linea ad alta velocità tra Torino e Lione da parte del ministro degli interni Anna Maria Cancellieri. Circa duecento attivisti del movimento NoTav hanno iniziato a presidiare le aree di Chiomonte e Giaglione in attesa dell’arrivo del Ministro. Che però in mattinata è arrivata ad Imperia per presenziare ad una conferenza all’interno della sede della Camera di Commercio.
Ora gli attivisti si chiedono se quella della Cancellieri sia una mossa per depistare il “comitato d’accoglienza No Tav” ritardando magari la visita al pomeriggio nella speranza che i contestatori si stufino di aspettarla. Oppure se la Cancellieri abbia deciso di dare di nuovo buca ai dirigenti del PD – e al pasdaran dell’alta velocità Stefano Esposito in particolare – rinunciando a “passare in rassegna le truppe” per evitare contestazioni e brutte figure. Del resto l’inquilina del Viminale lo ha già fatto una volta, lasciando con il cerino in mano e con facce da funerale alcuni dirigenti locali e nazionali del PD, tra i quali Fassina.
Se così fosse, oltre ai rappresentanti politici della lobby dell’Alta Velocità, a rimanerci molto male potrebbero essere quegli esponenti delle forze dell’ordine che da tempo chiedono più mezzi, più uomini e soprattutto più mano libera nella repressione contro il movimento popolare che si oppone allo scempio della Val di Susa. “La presenza del Ministro Cancellieri annunciata per il 12 novembre a Chiomonte è senz’altro un segnale importante per chi, come il sindaco Pinard, deve vivere e lavorare in un clima di violenta ostilità” aveva affermato nei giorni scorsi Pietro Di Lorenzo, Segretario Generale Provinciale del SIAP di Torino. Che poi aveva aggiunto: “Ci aspettiamo, però, che l’occasione sia colta anche per fornire risposte concrete alle forze di Polizia. Vorremmo, ad esempio, sapere se e quando il Ministero intenda pagare gli straordinari in esubero effettuati per i servizi a Chiomonte dal gennaio di quest’anno e che, per il solo Reparto Mobile di Torino, ammontano ormai a circa 8.000 ore. Se a queste si sommano tutte quelle non liquidate per il personale della Questura si superano, solo per la Polizia di Stato, le 10.000 ore. Ecco, sarebbe un bel segnale, oltre che doveroso, liquidare il dovuto a tutti quelli che hanno assicurato, in questi lunghi 16 mesi di sacrifici e feriti, l’avvio e la prosecuzione del cantiere Tav”.
10.30 – Dalla Val Susa arriva la seguente corrispondenza: “In attesa dell’arrivo del Ministro Cancellieri si presidia il cantiere della Clarea, mentre sotto agli uffici del comune di Chiomonte la gente esulta: eludendo la guardia di alcuni Carabinieri qualcuno riesce a issare la bandiera NoTav alla finestra del sindaco Pinard. Segue uno scoppio di risate al goffo tentativo, da parte dei militari, di ritirare il nostro stendardo: involontariamente, il carabiniere tira il filo sbagliato e “incastra” definitivamente il “drappo col treno crociato” all’estremità del pennone. Un breve e timido tentativo di rimediare poi, forse condizionato dalle grida di scherno provenienti dal basso, il militare si ritrae velocemente chiudendo la finestra”.
10.00 – Oggi in valle di Susa è atteso il ministro degli Interni Cancellieri che arriverà nell’area militarizzata a nord di Torino per portare la solidarietà sua e del governo Monti alle forze dell’ordine e al sindaco di Chiomonte Pinard. “Ecco l’ennesima provocazione di un governo che da ormai più di un anno ha militarizzato parte del nostro territorio e in più occasioni ha dimostrato di voler risolvere il problema Tav a suon di manganelli, lacrimogeni e arresti” scrivono i No Tav che poi ricordano “che tale metodologia è stata utilizzata non solo in valle di Susa ma in ogni luogo d’Italia dove ormai i diritti dei cittadini sono calpestati: ne sanno qualcosa gli studenti, gli operai, i migranti”.
Per accogliere adeguatamente il Ministro Cancellieri arrivato in Val Susa i cittadini e i coordinamenti contrari alla militarizzazione e naturalmente alla Torino-Lione hanno indetto una giornata di mobilitazione: “Per ribadire che questa valle non è e non sarà mai pacificata fino a che si continuerà a volerla devastare. Per ribadire che la violenza utilizzata dalle sue truppe e dalla magistratura non ci intimoriscono e non ci fermerà.
Per ribadire che il cantiere di Chiomonte è totalmente illegale poiché manca il progetto definitivo e per ricordarle una volta di più che la terra è di chi la abita e la vive tutti i giorni e non di un ministro che viene a passare in rassegna le sue truppe di occupazione come se fosse in Afghanistan”.
A centinaia si stanno concentrando già dalle 9.00 di questa mattina in Piazza del Municipio a Chiomonte e al Campo Sportivo di Giaglione. Durante la mattinata i manifestanti tenteranno di rendere visibile la propria opposizione all’alta velocità e alla repressione tentando di bypassare l’enorme dispositivo di sicurezza mobilitato dal ministero degli Interni e dalle Questure del Nord Ovest per garantire che la visita del Ministro Cancellieri non sia ‘funestata’ dalle contestazioni popolari.
Dieci cose che dovrebbe sapere il Ministro Cancellieri Il Ministro Cancellieri visiterà il cantiere Tav di Chiomonte passando in rassegna le sue truppe come farebbe un qualsiasi ministro della Difesa in un paese occupato dall’esercito del proprio paese in guerra. E questo la dice lunga su come s’intenda la presenza dello Stato in Valle di Susa. Nell’agenda del Ministro dovrebbe rientrare una visita al sindaco di Chiomonte Pianrd, complice della devastazione del territorio e della militarizzazione del proprio paese e della Valle che lo ospita. Ma oltre a questa assurdità, perfettamente in linea con tutta la vicenda Torino Lione, ci sono due o tre cose che il ministro dovrebbe sapere, e gentilmente rispondere.1. Il Ministro lo sa che visiterà un cantiere illegale visto che è eretto e difeso da tutte le forze di polizia esistenti (ivi compreso l’esercito),senza che esista un progetto esecutivo?
2. Il Ministro lo sa che le ditte che hanno eretto la recinzione del fortino di Kiomontistan, e che lavorano all’interno, sono fallite da tempoe i titolari condannati?(Leggi anche ma come sceglie bene LTF)
3. Lo sa che il fortino costa ai cittadini 90.000 euro al giorno (fonte Sap) e che per recupare qualche fondo Ltf si è inventata la costruzione di una caserma all’interno
4. Lo sa che il tanto declamato da Lei ripsetto della legge non viene riconosciuto da LTF in nessuna procedura,qui c’è qualche domanda sulla gestione degli appalti di Chiomonte?
5. Lo sa che esiste un “sistema tav” che magari non violerà troppe leggi ma che sicuramente è uno dei motivi per cui questo Paese va a rotoli e per cui hanno chiamato lei e i suoi colleghi ad ammazzarci di tasse (poi ci avete messo del vostro a farle pagare solo ai soliti!)?
6. Lo sa Ministro che stringerà la mano a uno che oggi fa il sindaco ma un pò di anni fa da queste parti faceva campi paramilitari nel nome del duce?
7. Lo sa che da queste parti il Tav non è visto di buon occhio nemmeno dalle amministrazioni comunali della Valle? Magari le incontri?
8. Saprà che il 21 si apre il processo contro i notav, ma già che è da queste parti potrebbe fare chiarezza sulleviolenze della polizia che abbiamo raccolto nell’operazione Hunter?
9. Se si guarda intorno nella sua parata militare non dimentichi di essere in montagna, lo sa che la Val Clarea era verde prima della devastazione di Ltf e Polizia?
10. Lo sa MInistro che con i soldi di questo progetto assurdo potrebbe mettere in sicurezza i territori, le scuole, ricostruire l’Aquila e molto altro?
Magari tutte queste cose le sa ministro, e per questo che ci troverà oggi a gridare con tutto il fiato che abbiamo in gola l’antidoto a tutto questo: NOTAV!
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