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La giornata di Napoli. Bilancio e immagini

Era il popolo della crisi reale quello che si è radunato oggi a Fuorigrotta per contestare il vertice sulla precarietà dei ministri Fornero e Profumo insieme a quelli tedeschi. 

Un risultato perfino insperato per un corteo che si è autoconvocato in 3-4 giorni contro una conferenza gestita nella clandestinità fino all’ultimo, come chi sa di non aver piu alcun consenso e vuole solo auto-celebrare il suo potere. 
Loro erano la voce del liberismo e dell’austerity, noi una proiezione di quelle fasce sociali che a queste politiche stanno già pagando un prezzo salatissimo di distruzione dei diritti fondamentali: al reddito, al lavoro non precarizzato,  allo studio e alla salute. Noi gli “schizzinosi” (per usare le parole del ministro Fornero) che non vogliono essere ricattati dalla disoccupazione o da lavori di merda senza diritti, senza sicurezza e senza democrazia! 
 

Volevamo portare la nos
tra voce fin dentro il vertice
, ma abbiamo incontrato la solita zona rossa iper-militarizzata… abbiamo provato a passare con strumenti difensivi perchè non siamo martiri ma persone che rivendicano i propri diritti: scudi e caschi per non subire oltremodo la violenza e le cariche di polizia e carabinieri. Che sono puntualmente partite ancor prima che il corteo provasse a passare, soprattutto i lacrimogeni al cs, un veleno ormai accettato come “democratico”, che è stato sparso a piene mani contro i manifestanti. Lacrimogeni sparati ad altezza uomo, con uno studente di architettura colpito alla bocca e ricoverato in ospedale: ha perso i denti davanti!
Le cariche hanno costretto un centinaio di studenti nella facoltà di ingegneria, difesi anche dal Preside che si è opposto a che la carica dei carabinieri entrasse nella facoltà.
Il resto del corteo si è difeso sul viale Augusto, ricompattandosi e resistendo per tener lontana la polizia malgrado le cariche siano proseguite fino a piazza San Vitale, dove la manifestazione era partita. 
Oltre un migliaio di persone è riuscito però a ricomporsi bloccando le arterie della circolazione a Fuorigrotta e attraversando tutto il quartiere e poi Mergellina fino al centro storico.
Cinque manifestanti fermati e poi rilasciati. Ma l’assemblea all’Università Orientale in occupazione ha sancito che domani la protesta contro il vertice continua, mentre si costruisce lo sciopero europeo del 14:
abbiamo troppo da perdere per farci fermare!
 
Rete dei movimenti napoletani contro il vertice sulla Precarietà

Gli appuntamenti di oggi:
ore 9.30 fuori Palazzo Giusso, università orientale
ore 15.30 a Ingegneria (Fuorigrotta)

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