Le trivelle per il treno ad alta velocità si mettono al lavoro e i no-tav tornano a protestare in Val di Susa. Alcune centinaia di persone hanno dato vita a un corteo e lanciato di petardi contro l’imponente schieramento di forze dell’ordine che protegge gli impianti. Un’automobile della polizia stradale sfondato a bastonate e di una camionetta dei carabinieri che, circondata dai manifestanti, riesce a ripartire solo con fatica.
L’attacco all’automobile della polizia stradale a Susa (Torino) è stato solo una «reazione» al gesto del capo pattuglia che, «dopo solo qualche insulto» lanciato dai manifestanti, è sceso dalla vettura impugnando la pistola.
La zona della protesta è stata stavolta quella dell’autoporto di Susa, lungo l’autostrada Torino-Bardonecchia, dove la ditta milanese Rct, per conto di Ltf, la società italo-francese che si occupa della nuova ferrovia, ha cominciato nella notte a sondare i terreni (perforazioni profonde 30 metri dal diametro di 10 centimetri) su cui i binari, per 2,8 chilometri, correranno a cielo aperto. «L’operazione – spiega Ltf – è necessaria per completare la progettazione definitiva, che sarà pronta a gennaio». I no-tav si sono avvicinati ai cantieri, mentre una muraglia di poliziotti e carabinieri in assetto antisommossa “proteggeva” i lavori.
In serata gli oppositori del supertreno si sono dati un nuovo appuntamento a Chianocco (Torino), per fare il punto della situazione e decidere altre iniziative.
ore 0.30 Dopo diverse ore di mobilitazione, ci si avvia verso la fine della lunga giornata.
ore 0.11 Il tg3 Regionale parla di aggressione verso le forze dell’ordine, non di reazione all’intemperanza del poliziotto che, pistola in mano, è sceso dall’auto dopo qualche insulto.
ore 0.07 Al momento l’elicottero non gira più su Chianocco.
ore 23.58 Continua a girare l’elicottero, nonostante il cielo nuvoloso, continuano i presidi in autostrada.
ore 23.37 Elicottero volteggia sopra l’autostrada, in assenza di luci, si ‘accendono’ le barricate : una verso Torino, l’altra verso la Francia. L’elicottero si volteggia lentamente sui No Tav
ore 23.17 Ormai bloccate le 2 Statali, dal via vai dei No Tav e dalla scelta della polizia di bloccare l’autostrada verso Torino per tutta la giornata, mandando i mezzi pesanti nei paesi.
ore 22.54 Invasione dell’autostrada bloccata ormai da ore dalla polizia : costruite barricate. Lìilluminazione è spenta: guasto o preavviso?
ore 22.35 I numeri crescono e la rotonda è occupata
ore 22.10 – Già un centinaio di No Tav presenti, prima dell’appuntamento. Altri stanno arrivando alla rotonda del Vernetto di Chianocco, nonostante i blocchi delle forze dell’ordine
ore 22.00 – Le FdO bloccano SS24 e A32, i cartelli dicono che a bloccare le strade sono i notav, se siete costretti a passare da Ventimiglia o dal Monte Bianco ringraziate il presidente dell’Osservatorio Mario Virano e il capo della polizia Manganelli
I manifestanti hanno lasciato stamattina il blocco sull’autostrada Torino-Bardonecchia. La carreggiata è ancora ingombra dei resti dei cassonetti e dalle masserizie utilizzate per improvvisare delle barricate e che erano anche state incendiate. È stato anche sciolto il presidio lungo la vicina strada statale.
Prossimi appuntamenti:
Giovedì 15 novembre assemblea contro la repressione nella sala consiliare del comune di Bussoleno in via Traforo.
Martedì 20 novembre assemblea popolare al Polivalente di Bussoleno.
Mercoledì 1° novembre presidio al tribunale di Torino per la prima udienza di uno dei processi ai No Tav
Lunedì 3 dicembre manifestazione No Tav a Lyon in occasione del vertice Monti/Hollande.
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