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Fermiamo il fascismo in Ucraina prima che dilaghi in Europa

Il comunicato delle lavoratrici ucraine immigrate che è stato letto all’assemblea di ieri, 4 giugno, a Napoli, all’Università Orientale in preparazione dell’iniziativa “Repubblica delle lotte

“Siamo lavoratori immigrati dell’Ucraina e abbiamo il sostegno di altri lavoratori provenienti dalle altre repubbliche ex sovietiche.

L’attuale governo di Kiev sta in queste ore attuando il massacro del suo stesso popolo colpevole di non voler accettare un governo illegittimo, sostenuto dalla NATO e dall’Unione Europea, composto non solo da nazionalisti ma anche da fascisti e nazisti dichiarati.

L’oligarca miliardario Poroschenko, fatto eleggere  presidente da Obama, sta eseguendo l’ordine del suo padrone d’oltre oceano di “far piazza pulita” di ogni opposizione, prima del suo insediamento il 7 giugno, utilizzando contro inermi cittadini carri armati, artiglieria pesante, elicotteri, caccia-bombardieri e perfino bombe a frammentazione vietate dalle convenzioni internazionali, così come è stato  a Lugansk il 2 giugno.

Nell’esercito ucraino i soldati che rifiutano di uccidere i loro compatrioti inermi vengono fucilati da reparti di fascisti arruolati e inquadrati nella Guardia Nazionale.

Vengono bombardati ospedali, scuole e edifici di abitazioni popolari, mentre esercito e fascisti non permettono neanche di rimuovere dalle strade i numerosi cadaveri nonostante la temperatura già torrida.

Ieri, nella città di Krasnij Liman, vicino a Doniesk, i fascisti hanno rastrellato gli abitanti minaccciandone l’uccisione se i difensori della città non si fossero arresi. Al loro rifiuto si è scatenata una battaglia impari e i fascisti hanno sterminato  numerose persone, finendo perfino i feriti ricoverati in ospedale.

In questo tragico contesto viene negata persino la possibilità di corridoi umanitari per mettere in salvo vecchi e bambini.

La televisione e i giornali italiani nascondono la verità, continuando intanto a parlare di “lotta al terrorismo” e di “guerra tra bande” mentre i politici italiani continuano ad essere complici degli assassini.

Chiediamo a tutti i democratici italiani di far sentire la loro indignazione e di manifestare la propria solidarietà con il popolo ucraino anche nella prossima iniziativa “Repubblica delle lotte” di sabato a piazza Trieste e Trento.

Aiutateci a salvare il popolo del Sud-Est ucraino dalle armi dei fascisti e dell’esercito “regolare” del governo di Kiev”.

FERMIAMO IL FASCISMO PRIMA CHE DILAGHI IN EUROPA!

Lavoratrici immigrate dell’Ucraina e di altri paesi dell’ex Unione Sovietica

 

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