“Visiterò due zone difficili della capitale finite sotto i riflettori in questi giorni. La mattina mi recherò a Tor Sapienza, dove incontrerò gli abitanti del quartiere che difendono il loro sacrosanto diritto a vivere nella sicurezza e nella tranquillità, portando loro anche la solidarietà del segretario Matteo Salvini”. Così aveva detto l’altroieri Mario Borghezio annunciando il suo ennesimo blitz a Roma. Ma alla fine l’incontro col comitato dei cittadini del quartiere di Tor Sapienza non c’è stato.
L’europarlamentare della Lega questa mattina a Tor Sapienza, il quartiere nel quale si sono registrate pesanti tensioni tra gli abitanti e gli immigrati di un centro di accoglienza, c’è stato.
Ma Borghezio non è andato al centro di accoglienza per richiedenti asilo ma ha incontrato alcuni cittadini della zona all’interno di un bar dopo aver parlato in strada con alcuni giornalisti ma a quasi un chilometro di distanza da via Morandi. Vicino a lui i suoi sostenitori fascisti di Casa Pound.
Nel pomeriggio inoltre aveva annunciato una provocazione nel quartiere della Serpentara, anche questo alla periferia di Roma, dove gli era stata annunciata una accoglienza non del tutto benevola da parte delle realtà antifasciste. Nel contiguo quartiere del Tufello già alle tre si sono radunati i centri sociali della zona e altre realtà di sinistra per un presidio contro Casa Pound e Borghezio accusati giustamente di speculare sul dolore delle periferie.
Un po’ più a nord i fascisti ‘del terzo millennio’ e i dirigenti della Lega avevano annunciato una fiaccolata a favore di Gino Lozzi, un anziano aggredito e rapinato nel quartiere di Fidene. Ma la polizia per evitare che fascisti e Borghezio sentissero il fiato sul collo degli antifascisti hanno “consigliato” ai promotori della manifestazione di rinunciare. I pochi militanti neofascisti alla fine si sono riuniti sulla scalinata della Chiesa di Sant’Ugo, a Via Talli.
Il loro europarlamentare Borghezio invece ha pensato bene di non presentarsi affatto.
Al contrario, gli antifascisti hanno sfilato in corteo nel quartiere del Tufello.
In quasi duecento, partiti dal centro sociale Astra, i dimostranti si sono diretti verso Serpentara finché all’altezza di via Monte Cervialto alcuni blindati della Guardia di Finanza hanno sbarrato le strade al corteo. A quel punto i manifestanti hanno bloccato la strada con cassonetti ed immondizia intonando slogan antifascisti.
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